_J020303_8f91b748-96a2-45cb-a84e-07d6ad363c25

Juventus-Milan | Il racconto

SHARE
Juventus-Milan | Il racconto
Juventus-Milan | Il racconto
Juventus-Milan | Il racconto

Nella 34ª giornata di campionato, andata in scena sabato 27 aprile all’Allianz Stadium, la Juventus pareggia col punteggio di 0-0 contro il Milan. Gara equilibrata fra la squadra di Massimiliano Allegri e quella di Stefano Pioli con i bianconeri a più riprese vicini al gol del vantaggio senza però riuscire a trovarlo.

LA JUVE SPINGE MA NON TROVA IL VANTAGGIO

La Juventus comincia l’incontro col piglio giusto e il desiderio di dare nell’immediato un indirizzo positivo al match. La prima occasione da gol capita sui piedi di Dusan Vlahovic che è bravissimo a proteggere il pallone, entrare in area di rigore per poi, con una finta, rientrare sul suo mancino per calciare trovando però la parata di Sportiello. Al quarto d’ora è abile Locatelli a liberare con un filtrante Gatti: il numero 4, giunto al limite dell’area di rigore, conclude verso la porta avversaria senza centrarla. La terza chance dell’avvio di gara capita invece sui piedi di Cambiaso, ben imbeccato dalla destra da Weah, ma anche il numero 27 non riesce a inquadrare i pali.

MATCH IN EQUILIBRIO

Poco dopo la metà della prima frazione un paio di sortite offensive anche degli ospiti: prima è Leao a concludere dai 25 metri con la sfera abbondantemente sul fondo, poi è Gabbia a colpire di testa su azione d’angolo spedendo anche in questo caso lateralmente rispetto al legno destro della porta difesa da Szczesny. L’ultima emozione del primo tempo capita sui piedi di Vlahovic che si conquista un calcio di punizione al limite dell’area di rigore per poi incaricarsi della battuta: la conclusione forte di mancino viene smanacciata da Sportiello in calcio d’angolo.

danilo-juve-milan

DANILO A UN PASSO DAL GOL

La ripresa comincia con i bianconeri a un passo dal gol dell’1-0: Kostic controlla dalla sinistra e lascia partire un tiro tanto improvviso quanto potente verso il primo palo che viene respinto corto da Sportiello, sulla ribattuta il più lesto ad arrivare sul pallone è Danilo che di prima intenzione prova a infilare il vantaggio ma sbatte ancora sul portiere rossonero aiutato, nell’occasione, anche dal palo. Allegri inserisce Milik e Chiesa poco dopo l’ora di gioco e i due ci mettono pochissimi secondi per entrare in partita: cambio campo col contagiri dell’attaccante polacco per Chiesa che, con un delizioso controllo a seguire, lascia sul posto Musah e serve in area di rigore Yildiz anticipato da Thiaw all’ultimo istante. Da una parte all’altra del campo perché anche il Milan si rende pericoloso con una conclusione di Loftus-Cheek che sfiora il palo.

chiesa-juventus-milan

CHIESA SCATENATO MA ALLA FINE È PARITÀ

È ancora scatenato Federico Chiesa al 73’ con un’accelerazione devastante dalla sinistra che lascia tutti gli avversari sul posto per poi servire a centro area Milik: incornata a colpo sicuro del numero 14 ma Sportiello è relativo a bloccare la sfera. Nasce sempre tutto da Chiesa nel finale di gara: traversone sul secondo palo a quattro giri d’orologio dal termine per il colpo di testa di McKennie: l’estremo difensore rossonero non controlla il pallone che carambola sui piedi di Rabiot che appoggia nella porta sguarnita ma Thiaw salva tutto sulla linea. Dal calcio d’angolo seguente altra chance di testa per Milik che per pochi centimetri non riesce a siglare la rete del vantaggio. L’ultimo sussulto del match lo ha Miretti: il suo tiro a rientrare però finisce alto. All’Allianz Stadium la sfida fra Juventus e Milan termina in parità col risultato di 0-0.

IL COMMENTO DI MASSIMILIANO ALLEGRI

«Dispiace non aver vinto, nel secondo tempo abbiamo avuto più fiducia e purtroppo ci manca un po’ la vittoria. Abbiamo concesso poco o niente al Milan, sapevamo le difficoltà della partita, ma abbiamo messo un punto in più in classifica e non abbiamo subito gol. Sono speranzoso perché nelle ultime due gare i cambi ci hanno dato una scossa e un bel segnale: anche oggi, come a Roma, abbiamo avuto tanto anche da chi è entrato a gara in corso. Per Pioli ho grande rispetto, ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro e posso solo esprimere un pensiero positivo. Stiamo vivendo insieme alla squadra e alla società questo rush finale, abbiamo ancora gli obiettivi da raggiungere - sia in campionato che in Coppa Italia. Speriamo di vincerla, sappiamo di dover essere bravi e fortunati: l’importante è affrontare queste ultime settimane con grande fiducia. Sono mesi che lavoriamo per fare il meglio possibile nelle ultime partite».

«Chiesa è entrato molto bene, riuscivamo a trovarlo con un po’ di spazio davanti e ha creato diverse situazioni importanti: sono contento del suo impatto, dopo tante sfide da titolare oggi gli ho preferito Yildiz, ma lui a gara in corso mi ha dato quello che mi aspettavo. I 65 punti che abbiamo fatto finora non bastano, abbiamo quattro partite e dobbiamo farne il più possibile: non guardiamo altro, a partire dallo scontro diretto a Roma contro una squadra che sta facendo molto bene. Fino a che la matematica non ci dà la certezza della qualificazione in Champions, tocca lavorare per arrivarci. Ci sono dei momenti nel calcio in cui le cose vanno in questo modo: l’importante è non avere rimpianti, basta che quando usciamo dal campo sappiamo di aver dato il massimo. A questi ragazzi non ho da rimproverare niente, devono continuare ad avere totale fiducia in loro stessi».

Potrebbe Interessarti Anche