Allegri in conferenza stampa stagione 23-24

La conferenza stampa di Allegri verso Atalanta-Juve

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La conferenza stampa di Allegri verso Atalanta-Juve
La conferenza stampa di Allegri verso Atalanta-Juve
La conferenza stampa di Allegri verso Atalanta-Juve

Mister Massimiliano Allegri ha presentato, in conferenza stampa, la sfida che attende la Juventus. I bianconeri faranno visita all'Atalanta nella gara valida per la settima giornata del campionato di Serie A. Un punto separa in classifica le due squadre: la Juve è a quota 13, l'Atalanta ne ha raccolti 12.

L'ATALANTA 

«Di solito le partite con l’Atalanta sono tutte combattute. L’Atalanta è in un buon momento di forma, non ha ancora preso gol in casa e non ha ancora perso in casa. Bisogna affrontare la gara nel migliore dei modi, con grande attenzione e cercando di tenere un buon ritmo. Se sarà un test di maturità? Abbiamo vinto uno scontro diretto con la Lazio, ora ce ne aspetta un altro contro una squadra che gioca in modo completamente diverso ed è più fisica e più aggressiva. Chiaramente il campionato non finisce domani, ma quella di domani è una di quelle partite in cui bisogna dare tutto se si vuole portare a casa il risultato».

SCELTE

«Domani purtroppo non ci saranno Vlahovic e Milik. Dusan deve fare i conti con un problema alla schiena. Questa settimana si è allenato, ma poi ieri aveva troppo dolore e si è dovuto fermare. Ha provato a stringere i denti per esserci, ma è meglio lasciargli il tempo di recuperare. Arek, invece, ha sentito un dolore al polpaccio dopo il Lecce ed essendo una zona delicata abbiamo preferito farlo riposare, così che possa tornare con la squadra martedì. Rientrerà Kean, che sarà titolare, e sarà con noi Mancini dalla Next Gen. A centrocampo devo decidere tra Fagioli e Miretti, che stanno entrambi bene e sono in crescita, mentre in difesa Rugani ha fatto una buonissima partita, ma ha chiuso coi crampi quindi dovrò valutare. Yildiz e Huijsen hanno fatto buona partite in Next Gen, sono ragazzi che stanno crescendo bene. In generale tutta la squadra sta crescendo di condizione, anche dal punto di vista fisico. Penso a Rabiot e Weah, il cui motore comincia a girare in modo diverso. Timothy ha fatto vedere buone cose negli Stati Uniti, poi ha avuto un piccolo calo, che è normale perché per lui è cambiato tutto, e ora sta tornando ai suoi livelli».

OBIETTIVO

«Ora non dobbiamo guardare la classifica, anche se restare tra le prime quattro ci aiuterebbe ad avere maggiore autostima e ci permetterebbe di lavorare con più tranquillità. Dobbiamo continuare a lavorare sapendo che il nostro obiettivo è entrare tra le prime quattro così da giocare la Champions League il prossimo anno. Nel gruppo c'è entusiasmo e, soprattutto, voglia di migliorare. Quando la squadra è giovane, o comunque meno esperta, bisogna essere positivi: ci sono enormi margini di crescita! Il campionato però sarà lungo, dovremo solo concentrarci sul raccogliere i punti per centrare il nostro obiettivo, senza lasciare da parte i nostri desideri più grandi».

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