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Lirola: «Che sogno giocare allo Stadium»

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Lirola: «Che sogno giocare allo Stadium»
Lirola: «Che sogno giocare allo Stadium»
Lirola: «Che sogno giocare allo Stadium»

Lo straordinario periodo della Primavera di Fabio Grosso, prima in classifica in campionato e finalista di Coppa Italia, è come si può immaginare la sommatoria di tanti elementi positivi.

Parliamo, per esempio, dell’unità del gruppo, del gioco e degli schemi tattici di Mister Fabio Grosso, ma anche del talento di tanti singoli, che si stanno mettendo in evidenza con prestazioni eccellenti.

Fra loro c’è un terzino destro, spagnolo, che sta mettendo non poco in crisi tutti gli avversari che la Juventus trova sulla sua strada. Parliamo di Pol Lirola, catalano classe 1997: ottimo in copertura, spesso devastante in fase di spinta. Come per esempio è accaduto contro l’Entella, sfida al vertice sbloccata proprio da lui (link al pezzo), al termine di un’iniziativa personale sul suo lato preferito del campo.

«Siamo molto contenti, viviamo un grande momento, siamo sempre più primi in campionato e abbiamo raggiunto un grande obiettivo, la Finale di Coppa Italia», spiega ai microfoni di Jtv.

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E continua: «Adesso vogliamo disputare al massimo questa parte di stagione, fare di tutto per vincere la Coppa: giocare allo Stadium prima e a San Siro poi sarà una grandissima emozione: aspettiamo molto queste partite, vogliamo dare una grande gioia alla Juve».

Quale è il segreto di questo gruppo magnifico? «In realtà nessuno in particolare: dopo una sconfitta Mister Grosso ci ha detto che nei momenti difficili si deve alzare la testa e guardare avanti e così abbiamo fatto, Siamo buoni calciatori, se in campo giochiamo come sappiamo portiamo a casa la vittoria». Ognuno con le sue caratteristiche: le sue sono una buona tecnica, abbinata a una grande velocità sulla destra. Doti simili a un certo “Swiss Express”: «Lichtsteiner è un mio modello, è un grande terzino destro. Io osservo sempre come fa la fase difensiva, cerco di imparare da lui e spero, un giorno, di essere ai suoi livelli».

Intanto, Pol vive l’emozione di essere parte di un club come la Juve: «Quando mi è stato detto che la Juventus mi voleva a Torino non ci credevo – racconta – Giocavo nell’Espanyol, la squadra del cuore di mio papà, e già non mi pareva vero. Poi è arrivata la Juve: un’esperienza incredibile». Che cosa, in particolare, lo ha colpito del mondo bianconero? «Prima ancora di iniziare a giocare ho preso conoscenza di Vinovo, delle strutture. Tutto è molto organizzato, mi stupisce la vicinanza con la prima squadra: in Spagna c’è molto più distacco con le giovanili».

Infine, Pau, il tuo sogno? «Essere un “vero” calciatore, un professionista».

E se le premesse sono queste, c’è da essere avvero ottimisti.

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