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Juve di rimonta!

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Juve di rimonta!
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Juve di rimonta!

Che lo Sporting fosse avversario rognoso si sapeva e la gara dell'Allianz Stadium non fa altro che confermare quanto i portoghesi non solo siano bravi a spezzare il gioco altrui, ma anche a tenere palla e a mandare in confusione gli avversari. Se poi ci si mette un autogol dopo una decina di minuti a complicare ulteriormente le cose, si può capire come essere riusciti a ribaltare il risultato, lasciando Buffon comunque tranquillo, eccetto un brivido negli ultimi secondi per un traversone insidioso non raggiunto da Doumbia, sia non solo un motivo di sollievo, ma anche di profonda soddisfazione.

Che lo Sporting fosse avversario rognoso si sapeva e la gara dell'Allianz Stadium non fa altro che confermare quanto i portoghesi non solo siano bravi a spezzare il gioco altrui, ma anche a tenere palla e a mandare in confusione gli avversari. Se poi ci si mette un autogol dopo una decina di minuti a complicare ulteriormente le cose, si può capire come essere riusciti a ribaltare il risultato, lasciando Buffon comunque tranquillo, eccetto un brivido negli ultimi secondi per un traversone insidioso non raggiunto da Doumbia, sia non solo un motivo di sollievo, ma anche di profonda soddisfazione.

ALEX SANDRO, RIMPALLO FATALE

Allegri, che ritrova Pjanic dal primo minuto, schiera la squadra con il 4-2-3-1 e Jorge Jesus fa altrettanto Con i moduli sono speculari, le due squadre si annullano per i primi dieci minuti, durante i quali lo Sporting sembra comunque più pimpante e non mostra alcun timore reverenziale, approfittando di ogni minima occasione per innescare la velocità delle punte e attaccando soprattutto dalla sinistra. Proprio da quella parte, al 12', un pallone che sembra innocuo diventa invece letale quando Alex Sandro sbaglia il controllo e permette a Gelson Martines di puntare l'area e di ritrovarsi solo davanti a Buffon. Il capitano bianconero compie un miracolo, ribattendo la conclusione, ma il pallone carambola proprio su Alex Sandro, che aveva seguito l'azione, e finisce in rete.

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BENTORNATO MIRALEM!

Il pasticcio ha quantomeno il pregio di dare la scossa ai bianconeri, che iniziano a spingere con maggior convinzione e sfiorano il pareggio con il destro dal limite di Khedira, fermato da Rui Patricio e con l'inserimento di Mandzukic, pescato in area da Alex Sandro e anticipato prima di riuscire a battere a rete da Mathieu. Anche Dybala ha un pallone interessante sul sinistro e cerca di piazzarlo nell'angolino, ma sbaglia la mira. Quella di Pjanic al 28' invece è perfetta: il bosniaco viene atterrato al limite da Battaglia, si incarica della battuta del calcio di punizione, e lo spedisce a fil di palo, festeggiando con un gol delizioso il suo ritorno in campo dopo tre settimane.

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COMANDA LA JUVE

Se la rete portoghese aveva svegliato la Juve, quella del pareggio la rinvigorisce e Mandzukic per poco non concede subito il bis, con un destro di prima intenzione intercettato da Coates. Le accelerazioni di Cuadrado sulla destra tengono in apprensione la difesa ospite suo è l'assist per Dybala, che calcia troppo debolmente, e suo è anche il cross appena troppo alto per Khedira, appostato nell'area piccola. La combinazione tra i due non riesce neanche poco dopo a parti invertite, quando il tedesco prolunga di testa il suggerimento di Alex Sandro e il colombiano non arriva sul pallone per pochi centimetri. Ora c'è davvero solo la Juve in campo e anche Higuain va vicino al gol con una sventola di destro che Rui Patricio riesce a mettere in angolo.

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DOUGLAS COSTA, UN LAMPO PER MANDZUKIC

La ripresa inizia con Barzagli al posto di Benatia, costretto a uscire per un colpo alla caviglia rimediato nel primo tempo. Le sponde di Higuain innescano le accelerazioni di Dybala e i portoghesi faticano a contenere le giocate in velocità, ma quando la combinazione non riesce la Juve fatica a costruire gioco e finisce per lasciare l'iniziativa troppo spesso agli avversari. Allegri allora interviene, inserendo Matuidi per Khedira, ma le difficoltà ad impostare rimangono tali per buona parte di gara. Negli ultimi dieci minuti però i bianconeri spingono sull'acceleratore, recuperano palla alta e schiacciano lo Sporting nella propria area. Allegri capisce che è il momento buono per trovare lo spunto decisivo e al 39' inserisce Douglas Costa per Sturaro. Mai cambio fu più azzeccato, perché il primo pallone toccato dal brasiliano è un cross teso, velenoso, perfetto per la testa di Mario Mandzukic che incora in tuffo il gol che vale tre punti pesantissimi e il secondo posto nel girone. E un lungo sospiro di sollievo...

JUVENTUS-SPORTING CP 2-1 RETI: Alex Sandro aut. 12' pt Pjanic 29' pt, 39' st Mandzukic JUVENTUS Buffon; Sturaro (39' st Douglas Costa), Benatia (1' st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira (17' st Matuidi), Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain A disposizione: Szczesny, Asamoah, Bentancur, Matuidi, Douglas Costa, Bernardeschi Allenatore: Allegri SPORTING CP Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Coentrao (32' st Silva); Carvalho, Battaglia (42' st Doumbia); Gelson Martins (31' st Palhinha), Bruno Ferandes, Acuna; Dost A disposizione: Salin, André Pinto, Bruno Cesar, Daniel Podence, Doumbia Allenatore: Jesus ARBITRO: Oliver (ENG) ASSISITENTI: Burt (ENG), Bennett (ENG)

QUARTO UFFICIALE: Lennard (ENG) ARBITRI D'AREA:Marriner (ENG), Tierney (ENG) AMMONITI: 25' pt Coates, 37' pt Bruno Fernandes, 23' st Sturaro, 38' st Chiellini

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