Giuseppe Fiorello

ROMA BIANCONERA | A TU PER TU CON GIUSEPPE FIORELLO

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ROMA BIANCONERA | A TU PER TU CON GIUSEPPE FIORELLO
ROMA BIANCONERA | A TU PER TU CON GIUSEPPE FIORELLO
ROMA BIANCONERA | A TU PER TU CON GIUSEPPE FIORELLO

C’è tanta Roma che questa sera – e non solo questa sera – tifa Juventus. La Roma dei tifosi juventini, pronti a emozionarsi e a raggiungere in molti l’Olimpico, che sarà completamente esaurito, per vivere insieme il Derby d’Italia.

«Si, ma non posso fare un pronostico, non si fa… L’auspicio, ovviamente, ce lo possiamo immaginare tutti»

Le parole sono di Giuseppe Fiorello: attore, cinematografico e teatrale, produttore, sceneggiatore. In carriera si è cimentato in numerosi ruoli, da quello immortale di Domenico Modugno nella serie “Volare” del 2013, a quello, calcistico, di Valentino Mazzola, nella produzione dedicata al Grande Torino, nel 2005. Valentino Mazzola sul set, bianconero nel cuore.

«Sono juventino e credo fortemente nel valore della sportività, nell’apprezzare questo sport anche al di là dei colori. Il fair play è una cosa fondamentale, che mi emoziona: è sintomo di lealtà, non solo sportiva, ed è un segno che in questi tempi difficili ha ancora più valore».

Juventus Inter 3 aprile 2022 Ucraina

Fiorello, si diceva, è siciliano di nascita, e di adozione è stato prima milanese e da qualche anno romano: «Mio figlio ha 16 anni, è nato qui e tifa Roma: ovviamente noi non manchiamo di punzecchiarci, sebbene anche lui ami prima di tutto il calcio e sia molto sportivo». A cosa si deve la fede calcistica bianconera? «A mio papà: come tante persone nella mia regione, lui tifava Juventus e io ho cominciato a sostenere gli stessi colori. Non vengo molto allo stadio, e per questo sono davvero felice e onorato di essere presente all’Olimpico a tifare Juve».

«Sono anche molto legato a Torino, dove ho lavorato tanto – aggiunge – Quando abbiamo fatto la serie sul Grande Torino è stato un onore interpretare Valentino Mazzola e rendere onore a una squadra che andava al di là dei colori ed è un patrimonio di tutti».

LO SPETTACOLO DELLA FINALE

Un fuoriclasse del palcoscenico, come vede lo show della Finale? «Intanto, mi aspetto di vivere una grande emozione: dopo tanto tempo sarà una Finale con tantissima gente, ci sarà una bella energia, perché si torna a godere, come ho visto anche al cinema e a teatro, degli spettacoli dal vivo e in presenza, finalmente. Sarà una sorta di rito collettivo, in uno stadio bellissimo e in una città meravigliosa»

Quindi, niente pronostici: «Come dicevo prima, non si fanno, anche se ovviamente è immaginabile quello che spero. Mi aspetto una partita maschia, divertente, spero e credo che la Juve sarà combattiva, penso che ci sia una grande voglia di alzare un trofeo al termine di una stagione non semplice, anche come segnale di come un momento complesso possa essere una grande opportunità di crescita».

E allora, forza Juve, fino alla fine!

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