05 ottobre 2025
Cade per la seconda volta consecutiva la Juventus Next Gen. Dopo la sconfitta per 4-2 sul campo della Sambenedettese, la squadra bianconera esce senza punti e con lo stesso passivo anche contro il Ravenna, ma in questo caso tra le mura amiche.
La squadra di Massimo Brambilla ha avuto il merito di reagire allo svantaggio iniziale trovando il pareggio con Amaradio e poi accorciando le distanze con la prima marcatura tra i professionisti di Pugno una volta sotto 1-3, ma non è bastato. Ad Alessandria passa la formazione emiliana.
IL RACCONTO DEL MATCH
Soltanto tre conclusioni in porta – due per gli ospiti e una per i bianconeri – nel corso della prima frazione ad Alessandria.
La prima squadra ad affacciarsi dalle parti del rispettivo portiere avversario è il Ravenna che con Luciani prova a sorprendere Mangiapoco con una conclusione rasoterra, ma l'estremo difensore bianconero è reattivo e risponde presente.
La risposta della Juventus passa da un'azione personale di Owusu, fermato proprio al momento del tiro, e da un insidioso calcio d'angolo battuto da Puczka che viene bloccato da Anacoura.
Sempre intorno alla metà della prima frazione è ancora la Juventus Next Gen a provarci con un tentativo in controbalzo di Brugarello – al suo esordio tra i professionisti – parato dal portiere del Ravenna. Ravenna che, dopo qualche minuto di difficoltà, torna a rendersi pericoloso, ma in più occasioni senza centrare lo specchio della porta.
La sensazione è che il primo tempo possa chiudersi a reti bianche, visto il grande equilibrio in campo, ma al 40' Spini supera Mangiapoco e porta in vantaggio gli ospti, 0-1. Con questo punteggio si arriva, dunque, all'intervallo.
L'avvio di ripresa vede una Next Gen determinata a trovare il pareggio, anche grazie alla nuova energia portata dall'ingresso di un giocatore offensivo in più – Anghelè – al posto di Turco. L'ingresso del numero 10 è il secondo cambio operato da Brambilla, costretto alla sostituzione a fine primo tempo di Cudrig – infortunatosi nel corso di un'azione – con Amaradio ed è proprio Luca a trovare la rete del pareggio al minuto 52. Il numero 11 ci prova una prima volta, ma il suo tentativo viene murato, e poi una seconda con un sinistro velenoso che risulta vincente, 1-1.
Adesso la gara è apertissima, ma il Ravenna risponde da grande squadra cercando dopo pochi minuti di tornare in vantaggio e per poco non ci riesce con una doppia occasione di Tenkorang. Sono, però, le prove generali per l'1-2 che arriva poco dopo con il piatto di Luciani, servito da Spini – questa volta nelle vesti di assistman –.
Colpita per la seconda volta nella partita, la Next Gen prova a organizzare una nuova reazione allo svantaggio, ma la formazione emiliana vuole provare a chiudere definitivamente i conti e, infatti, due minuti dopo la marcatura di Luciani trova addirittura l'1-3 con Motti, subentrato nel corso del secondo parziale.
La gara è in salita, ma la Juventus Next Gen in questo inizio di stagione ci ha insegnato che nulla è impossibile. I bianconeri, quindi, non mollano, provano ad accorciare le distanze con Puczka, con Amaradio e con Turicchia, ma senza fortuna. Poco dopo il minuto 80, però, arriva la scintilla tanto attesa: Pugno, subentrato pochi minuti prima insieme a Vacca, è abile a smarcarsi in area di rigore e a colpire di testa il pallone sul perfetto traversone di Puczka prendendo il tempo al suo diretto avversario e ad Anacoura, 2-3.
Ora, ancora di più, è giusto sperare nel pareggio e la squadra di Brambilla si avvicina molto al 3-3 con le conclusioni di Turicchia prima e di Amaradio poi, ma il Ravenna si salva in entrambe le situazioni. La più grande opportunità, però, arriva nei minuti finali con un colpo di testa dell'onnipresente Turicchia – uno dei migliori in campo – respinto da Anacoura proprio sulla linea di porta. In pieno recupero, poi, l'ulteriore beffa: l'intervento di Brugarello su Zagre in area di rigore è oggetto di revisione da parte del direttore di gara che, dopo una lunghissima analisi, decide di cambiare la sua iniziale decisione e assegna un calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Motti che segna la rete del definitivo 2-4.
IL COMMENTO DI CLAUDIO CHIELLINI
«È evidente che siamo dispiaciuti per il risultato di oggi, ma vorrei esprimere il mio e il nostro disappunto per l'ennesimo episodio controverso di questo inizio di stagione. C'era un tocco di mano evidente nell'area di rigore del Ravenna in pieno recupero e non riesco a spiegarmi come non sia stato assegnato – dopo revisione – il calcio di rigore a nostro favore. Non è la prima volta che capita quest'anno: contro il Carpi è stato revocato un doppio cartellino giallo pur non essendo possibile, da protocollo, revocarlo, contro l'Arezzo è stato assegnato un calcio di rigore a favore ai nostri avversari per un tocco di mano di Turicchia che aveva il braccio attaccato al corpo e contro la Sambenedettese la terza rete dei nostri avversari è stata viziata da un tocco di mano. Capisco le difficoltà generali per tutti, ma se si ha a disposizione uno strumento come il FVS che dovrebbe essere usato per limitare questo tipo di errori, non riesco a comprendere come sia possibile il verificarsi di certe situazioni. Voglio togliere dalla testa dei ragazzi il fatto che si venga sempre penalizzati perchè sono giovani, ma allo stesso tempo vorremmo una maggiore uniformità di giudizio da parte della classe arbitrale. Detto ciò, mi complimento con il Ravenna e con Mister Marchionni per la vittoria di oggi e per l'ottimo inizio di stagione».
LE PAROLE DI MASSIMO BRAMBILLA
«Noi abbiamo perso le ultime due partite prendendo quattro reti a match, di conseguenza dobbiamo analizzare come li abbiamo incassati. In più, ci sono alcuni momenti all'interno delle partite in cui noi, probabilmente per la giovane età, abbassiamo l'attenzione e veniamo puniti. Il primo tempo è stato equilibrato, loro hanno avuto maggiormente il controllo del pallone, ma nel complesso non è stato un primo tempo bello da vedere. Nella ripresa penso che alla fine avremmo meritato il pareggio, di conseguenza siamo dispiaciuti per il risultato e siamo anche dispiaciuti per alcune scelte arbitrali un po' dubbie, ma non è mia intenzione soffermarmi su questi temi. Detto ciò noi dobbiamo continuare a stimolare i ragazzi nel loro percorso di crescita, dobbiamo soltanto continuare a lavorare. Arrivavamo da due vittorie in cui avevamo concesso poco, poi contro la Sambenedettese e contro il Ravenna abbiamo concesso di più e i nostri avversari sono stati bravi a sfruttare queste opportunità. È il quarto anno che sono qua, è motivo di orgoglio se la Prima Squadra attinge dalla nostra rosa quando ha bisogno e anche oggi siamo felici per la chiamata di Pedro Felipe che vivrà una bellissima serata in un fantastico contesto».
IL TABELLINO
In aggiornamento.