SG_COPERTINA_03

Una serata all’Allianz Stadium con Randstad e Locatelli

SHARE
Una serata all’Allianz Stadium con Randstad e Locatelli
Una serata all’Allianz Stadium con Randstad e Locatelli
Una serata all’Allianz Stadium con Randstad e Locatelli

Per riflettere sulla velocità del mondo, del calcio e non solo, serve… calma.

Questo è quanto è accaduto questa sera all’Allianz Stadium, grazie a Randstad e alla presenza di un ospite d’eccezione, Manuel Locatelli.

Una serata in cui si sono affrontati temi importanti, come la richiesta della massima performance nel minor tempo possibile, la capacità di riadattarsi continuamente e come trovare il giusto equilibrio fra la reattività e il conseguimento di obiettivi sfidanti.

Un argomento che, ovviamente, riguarda da vicino anche un mondo che viaggia a ritmi altissimi, come quello del calcio.

«Per quanto riguarda il nostro mondo è fondamentale essere veloci in determinati momenti e saper rallentare in altri. Per me la velocità ha un'accezione positiva, se fai qualcosa velocemente è perché hai voglia di farla e hai voglia di raggiungere i tuoi obiettivi. Ci sono diversi tipi di velocità, fisicamente non è una delle mie caratteristiche principali, ma in campo è importantissima anche la velocità di pensiero», ha infatti raccontato Manuel Locatelli, ospite d’onore della serata, guidata anche dalle parole di Annalisa Bonifacio (Head of Talent Acquisition & Sales HR Solutions di Randstad) e della giornalista e conduttrice televisiva Valeria Ciardiello.

La chiacchierata è stata anche l'occasione per rivivere i passi più importanti della carriera di Manuel: una crescita velocissima che l'ha condotto a realizzare il suo sogno, la maglia della Juve. «Ho iniziato da giovanissimo, mi allenava mio papà, poi sono passato prima all'Atalanta e poi al Milan e pian piano era tutto sempre più impegnativo. Devo ringraziare tanto i miei genitori che mi sono stati tanto vicino. Al Milan poi, a proposito di velocità, è stato tutto velocissimo e ho dovuto fare i conti con una pressione che non ho saputo gestire. A Sassuolo, dove mi hanno accolto splendidamente e fatto sentire importante, ho avuto la possibilità di rallentare e tirarmi su le maniche, ritrovarmi e poi giocare l'Europeo e coronare il sogno di vestire la maglia della Juve».

«La Juve - ha proseguito Locatelli - è un continuo aggiornamento. Imparo ogni giorno da tutti i compagni, siamo un gruppo davvero molto unito. Imparare qui è facile perché giochi con tanti campioni. Faccio sempre l'esempio di Bonucci e Chiellini, due leader e due icone da cui prendo esempio ogni giorno, ma anche Dybala noti che ha qualcosa di diverso e poi, tornando alla velocità, Cuadrado è un giocatore che mi è sempre piaciuto ed è velocissimo!».

Potrebbe Interessarti Anche