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Under 19, applausi e lacrime. Ai rigori passa il Benfica

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Under 19, applausi e lacrime. Ai rigori passa il Benfica
Under 19, applausi e lacrime. Ai rigori passa il Benfica
Under 19, applausi e lacrime. Ai rigori passa il Benfica

Una beffa incredibile.

Una Juve da applausi.

Finisce all'ultimo rigore l'avventura dell'Under19 in Youth League, battuta solo dal dischetto dal Benfica. Un match partito male ma che, per lunghi minuti, ha visto in campo solo i bianconeri, che hanno saputo riprendere la partita e hanno rischiato, per lunghi tratti, anche di ribaltarla.

In finale, lunedì, non ci saremo. Ma i nostri ragazzi - non è un modo di dire - meritano, davvero, solo applausi.

LA GARA

Il match inizia come peggio non potrebbe per i bianconeri. Al terzo minuto il Benfica è già in vantaggio, con Neto che ruba palla al limite dell'area bianconera, prende la mira e la piazza nell'angolino.

Come se non bastasse, all'11' arriva il raddoppio lusitano: ancora una palla persa, stavolta a beneficio di Semedo, che scarica una bordata imparabile per Senko.

Due schiaffi del genere sono durissimi per chiunque, ma i bianconeri hanno il grande merito di rialzare la testa: minuto dopo minuto la pressione del Benfica si abbassa e la Juve esce, non senza qualche rischio (come il contropiede che al 22' mette Moreira in ottima posizione per il tris). Suona la carica al 23' Soulé, che ci prova a giro dalla distanza, mancando la porta di poco. Ancora Mati protagonista pochi minuti dopo di una splendida azione da destra che manda alla conclusione di prima intenzione Chibozo, con palla che si stampa sulla traversa.

La pressione Juve aumenta, alimentata anche dall'episodio che al 35' lascia il Benfica in 10, a causa dell'uscita senza senso del portiere Soares che fuori area travolge Mulazzi e rimedia un rosso diretto. Ora è la Juve che fa la partita, con i portoghesi a difendersi, ma a parte un tentativo da fuori di Muharemovic, non arrivano grossi pericoli dalle parti del neo entrato Gomes.

Il primo tempo finisce così, ma la sensazione è che il match sia tutt'altro che finito.

E infatti.

La Juve riparte con maturità, preme un Benfica in 10, senza attaccare a testa bassa e il premio arriva al 51'. Chibozo inventa una conclusione pazzesca, come quella del primo tempo. Stavolta c'è ancora di mezzo la traversa, ma quella interna: la palla la sfiora e poi entra. Cinque minuti dopo, è de Winter a scaldare i guantoni di Gomes, sempre dalla distanza, ma il portiere lusitano nulla può al 73' sul capolavoro di Turicchia, che trova la porta con un destro fantastico. Due a due. Tutto riaperto.

La Juve per lunghi tratti adesso comanda la sfida, dà l'impressione di poterla anche vincere, concretizzando quindi un'incredibile rimonta. Ma il Benfica si arrocca nella sua metà campo, quando non nella sua area di rigore, e riesce a sopravvivere fino al 90'.

Fino ai rigori, dato che non ci sono i tempi supplementari. E anche qui, le emozioni e le beffe si rincorrono, perchè per pochi secondi i bianconeri sono anche avanti per un errore lusitano. Poi Gomes para i penalty di Turco e Soulé, e la gara finisce.

Fra gli applausi. Siamo davvero tanto orgogliosi di voi.

I COMMENTI POST PARTITA

Bonatti: «Siamo amareggiati. E quest’amarezza, lo ho anche detto ai ragazzi, ce la prendiamo tutta: è la vita. Però siamo anche davvero orgogliosi, oggi non ho nulla da dire e da recriminare, abbiamo iniziato la partita in un modo che avrebbe steso chiunque, e poi passo dopo passo siamo rientrati, prima con la traversa di Chibozo, poi nel secondo tempo con i gol. Fa parte di un percorso di crescita fondamentale per i ragazzi e ci portiamo a casa un grande orgoglio»

Iling: «Perdere ai calci di rigore fa male, ma succede. Questa partita e questa competizione ci danno fiducia, abbiamo giocatori di talento e un grande allenatore. Adesso torniamo con la testa sul campionato, per concludere nel migliore dei modi la stagione e mostrare le nostre qualità»

Bonetti: «Di negativo c’è solo il finale. Abbiamo onorato la competizione e questa Final Four, che per noi era storica. Siamo orgogliosi, anche della prestazione di oggi: il Benfica ci ha aggredito all’inizio, ma con l’espulsione abbiamo capito che la partita poteva cambiare, siamo rientrati nella ripresa con un altro passo e abbiamo fatto una grande prestazione»

Turicchia: «Siamo molto dispiaciuti, ma anche orgogliosi: abbiamo sofferto un po’ all’inizio, forse abbiamo pagato l’emozione per essere in una competizione del genere. Minuto dopo minuto siamo cresciuti e abbiamo meritato di rimettere la partita in equilibrio. Siamo molto più consapevoli, adesso, per il campionato»

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