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Under 23 | Israel: «La Juve è uno stile di vita»

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Under 23 | Israel: «La Juve è uno stile di vita»
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Under 23 | Israel: «La Juve è uno stile di vita»

Domenica 10 aprile la Juventus Under 23, superando in casa 2-1 il Renate, ha strappato il pass per la fase finale del Campionato di Serie C. Un traguardo importante, ottenuto con due giornate di anticipo rispetto alla fine della regular season. Il portiere uruguaiano Franco Israel, alla sua seconda stagione tra le fila della squadra allenata da Mister Zauli, ha recitato un ruolo importante in questa cavalcata con le sue parate e con la sua esperienza. A due giorni dalla sfida contro il Trento ha raccontato il momento della squadra, focalizzandosi soprattutto sui play-off raggiunti e sulla sua crescita in bianconero, da quattro anni a questa parte.

LA VITTORIA CONTRO IL RENATE

«Prima della vittoria nell’ultima partita contro il Renate, che ci ha garantito l’accesso ai play-off con due giornate di anticipo, non arrivavamo da un bel periodo, in termini di risultati. Questa vittoria, di conseguenza, ci ha permesso di rialzarci dopo una serie di cinque partite senza successi ed è stato importante perché ci ha permesso di riacquisire sicurezza nei nostri mezzi. Volevamo giocare questo tipo di gara e siamo felici di essere riusciti a interpretarla nella maniera corretta. Non era facile perché giocavamo contro una squadra molto forte, che era in lotta per il terzo posto in classifica, e uscire dal campo con i 3 punti è stata una grande iniezione di fiducia. Per noi è stato uno step importante per raggiungere i play-off, ma è stato ancora più importante per la consapevolezza di tutto il gruppo. Sappiamo le nostre qualità e soprattutto siamo a conoscenza del fatto che cercheremo di giocarcela con tutte le avversarie».

LA FORZA DEL GRUPPO È … IL GRUPPO

«La forza di questo gruppo è senza ombra di dubbio il collettivo. Siamo una squadra che, coralmente, può dire la sua in ogni partita, dimostrando tutto il suo valore. Ci sono tanti giocatori forti tecnicamente e intelligenti tatticamente. A mio giudizio è stato creato il giusto insieme di ingredienti per poter recitare un ruolo importante all’interno di un campionato molto competitivo come quello della Serie C. E non era scontato tenendo in considerazione l’età media molto bassa della nostra rosa. Un altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che diversi giocatori dell’Under 23 si allenano con la Prima Squadra - qualcuno ha anche esordito - e quest’anno si è aggiunto anche lo straordinario percorso in Youth League della Primavera che ha coinvolto anche in questo caso qualche nostro compagno. Sono situazioni, come dicevo, da tenere in considerazione e personalmente le reputo un valore aggiunto straordinario nel percorso di crescita di ragazzi così giovani come noi».

ESPERIENZE CHE AIUTANO A CRESCERE

«Io, personalmente, quando ho avuto l’opportunità di andare ad allenarmi in Prima Squadra ho cercato di apprendere quante più cose possibili. Quando ti alleni con campioni del genere non puoi fare altro che imparare, focalizzandoti su ogni minimo dettaglio. Focalizzandomi sul mio ruolo, posso soffermarmi maggiormente su Szczesny, Perin e Pinsoglio e posso dire che ciò che mi ha sorpreso maggiormente è stato il livello di attenzione massima che riescono a mantenere per tutto l’arco dell’allenamento ed è un aspetto estremamente utile nel momento in cui scendi in campo per la partita. Il loro margine di errore è bassissimo. Questi sono sicuramente step importanti che dovrò fare nella mia carriera. E in questo senso la figura di Lupatelli, il nostro preparatore dei portieri in Under 23, è perfetta per lo sviluppo di queste abilità. La sua esperienza, da ex giocatore, è importante anche per noi perché è stato anche lui dalla nostra parte e la sua attenzione ai dettagli è molto preziosa».

STEP BY STEP

«In questa stagione penso di essere cresciuto molto, sotto tanti punti di vista. Soffermandomi sul tema mentale, sono migliorato nella lettura dei momenti della partita e più in generale della stagione. Questo penso sia uno degli aspetti più importanti, senza far passare in secondo piano il grande lavoro fatto sul campo allenamento dopo allenamento per permetterci di arrivare sempre pronti e nelle migliori condizioni il giorno della partita».

LE ULTIME DUE PARTITE DI REGULAR SEASON

«Ora ci attendono due partite davvero molto importanti in vista della fase finale. La qualificazione ai play-off l’abbiamo raggiunta, ma queste ultime due partite determineranno il nostro piazzamento nella griglia finale e dovremo giocarle al massimo delle nostre potenzialità. Trento e Legnago Salus si devono salvare e giocheranno con massima attenzione e determinazione e lo stesso dovremo fare noi. Vogliamo finire bene la stagione, dando tutto quello che abbiamo senza porci limiti. Viviamo il presente, giorno dopo giorno, per farci trovare pronti in qualsiasi contesto e contro qualsiasi avversario».

LA JUVE, UNO STILE DI VITA

«Io sono qui alla Juve da quattro anni e questa maglia mi ha dato davvero tanto. Sono cresciuto come giocatore e come uomo. La filosofia di questa grande società, conosciuta in tutto il mondo, è una filosofia che va ben oltre il campo. La Juve è uno stile di vita. La cultura del lavoro è uno dei fondamenti del club e penso che chiunque faccia parte di questa grande famiglia debba esserne consapevole. Hai tutto a disposizione, a partire dalle strutture all’avanguardia, fino ad arrivare alla straordinaria disponibilità di ogni singolo addetto ai lavori. Chiaramente, però, tutto questo deve essere accompagnato dall’impegno quotidiano che tutti noi atleti dobbiamo dimostrare. Sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno regalato un sogno».

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