19 novembre 2025
Partita dai due volti per la Juventus Women che in avvio gioca i migliori 45 minuti della sua stagione contro un avversario complicatissimo come l'OL Lyonnes: il 3-0 di vantaggio all'intervallo però non basta per portare a casa la vittoria, in un match terminato 3-3 e riacciuffato dalle francesi al 90' su calcio di rigore.
Riavvolgiamo il nastro e rivediamo com'è andata la gara, con le parole del post partita e il tabellino del match.
IL RACCONTO DEL MATCH
Un avvio di partita divertente e spettacolare per la Juventus Women contro un grande avversario come la squadra francese: una gara in cui le bianconere rispondono da subito colpo su colpo ai tentativi d’affondo delle ospiti e all’11° minuto trovano un super gol di Chiara Beccari.
La giocatrice bianconera approfitta al meglio del passaggio sulla fascia destra di Stolen Godo dopo il recupero di Vangsgaard, cercando una conclusione che è una via di mezzo tra un tiro e un cross: la parabola però sorprende Endler e si va a infilare sul secondo palo, regalando così a Beccari la gioia del primo gol in carriera in UEFA Women’s Champions League.
Un’iniezione di fiducia che permette alla Juventus Women di reggere all’urto della risposta firmata OL Lyonnes, che nel giro di una manciata di secondi prima costringe la difesa bianconera a un salvataggio di Vangsgaard sulla linea e poco dopo colpisce una traversa su colpo di testa di Heaps.
Le ragazze allenate da Canzi non solo difendono con la giusta attenzione, ma restano in attesa del passo falso delle ospiti per provare ad approfittarne in ripartenza e così succede che poco prima della mezz’ora di gioco c'è modo per esultare di nuovo: l’azione è spettacolare, guidata sempre da una scatenata Beccari che serve sulla corsa Tatiana Pinto, palla in mezzo e zampata vincente di Cambiaghi che anticipa tutti di punta sul primo palo.
Un 2-0 che, se possibile, mette ancora più benzina nelle gambe della Juventus Women che quando attacca sa come fare male, come dimostra una scatenata Pinto sempre su imbeccata di Beccari. Basta il velo di Cambiaghi al 37' per mandare in tilt la difesa francese, l’inserimento della centrocampista bianconera è perfetto e il risultato è una conclusione secca sotto la traversa di Pinto che permette alle padrone di casa di andare a riposo sul 3-0 - ciliegina sulla torta sui migliori 45 minuti giocati finora in questa stagione.
Nella ripresa c'è da difendere con i denti un risultato importante, con particolare attenzione a non mostrare il fianco alle azioni insistite sulla fascia delle francesi. Dopo un quarto d’ora nella ripresa, l’intuizione di Hegerberg con un grande controllo manda in porta Chawinga che di sinistro trova il gol del 3-1.
Le ospiti alzano i giri del motore, ma al 65’ dopo una grande azione sulla fascia sinistra, Thomas da pochi passi in area non riesce a impattare nel modo giusto il pallone da ottima posizione.
Passano 60 secondi e Peyraud-Magnin si prende la scena con una doppia parata su un’azione prolungata delle ospiti, con il portiere francese che si allunga in tuffo su un colpo di testa da ottima posizione.
Negli ultimi venti minuti di match c'è spazio anche per Cristiana Girelli, che con l'ingresso in campo raggiunge Lisa Boattin a quota 227 presenze in bianconero, al secondo posto all-time della storia della Juventus Women.
Sempre dalle fasce arrivano i pericoli maggiori per le bianconere e al 79' sull'ennesimo traversone al centro dell'area è Katoto la più abile a trovare la coordinazione e l'incornata che fissa il punteggio sul 3-2. Il conto dei calci d'angolo e delle palle inattive sale col passare dei minuti, così come la pressione dell'OL Lyonnes che tiene la linea alta, mette in fuorigioco le bianconere e prova subito a ripartire.
Al minuto 89, su un traversone dalla destra, Salvai interviene in scivolata con il braccio largo e commette un fallo di mano sanzionato con il calcio di rigore: dal dischetto, la rete del 3-3 arriva come una doccia fredda al 90', portando quindi in dote alla Juventus Women un punto, che porta a quota 7 il bottino complessivo nelle prime quattro sfide europee.
LE PAROLE DEL POST PARTITA
MASSIMILIANO CANZI
«Abbiamo fatto una partita e una prestazione al limite della perfezione, contro un avversario straordinario. La sequenza dei gol ci lascia l’amaro in bocca, ma mai sarei stato più soddisfatto di un 3-3 come in questo caso: altre volte sarei stato avvelenato, oggi spiace perché l’inerzia era dalla nostra parte, ma sapevamo quale fosse il valore dell’OL Lyonnes. Abbiamo affrontato una squadra che arrivava da 17 vittorie in fila e questo pareggio ci aiuta anche con la differenza reti, visto che quando giochi contro giocatrici di questo livello il rischio è di subire tanti gol. Alla fine siamo comunque soddisfatti perché ieri sarebbe stato difficile immaginare di conquistare un punto. Sono orgoglioso della prestazione, alcune ragazze avevano le lacrime per la rabbia per come è maturato questo pareggio, ma sono davvero felice e stasera ancora più fiero della rosa che ho a disposizione, di calciatrici che hanno giocato alla pari una sfida di altissimo livello. Come dimostra anche questa gara, nessuna giocatrice è messa da parte: tutte sono importanti e possono darci una mano. Tatiana Pinto è una giocatrice che abbiamo scelto proprio sapevamo che aveva anche grandi doti caratteriali, vive per la squadra, ha un’esperienza immensa e poteva darci una mano in ogni contesto - anche contro avversarie di assoluto livello»
TATIANA PINTO
«Non pensa che la squadra ha giocato male nel secondo tempo: sapevamo che l’OL Lyonnes avrebbe fatto di tutto, sono una delle squadre migliori al mondo e stavano perdendo 3-0. Sapevamo che avremmo sofferto, ma resto convinta che avremmo meritato di conquistare i tre punti. Sono triste per la conclusione della gara, ma sono orgogliosa del lavoro fatto in campo. Con il mister abbiamo lavorato per essere compatte in difesa, di chiudere insieme ogni spazio e di sfruttare le transizioni, come abbiamo fatto nel primo tempo»
CHIARA BECCARI
«Volevo mettere la palla dentro: è andata bene ed è entrata, mi sono commossa dopo il gol perché è stato un momento speciale, arrivato dopo che non segnavo da un po’, la prima rete in questa straordinaria competizione. Provo sempre a non pensare a quello che viene detto sul mio conto, penso alla squadra e ai risultati del gruppo a prescindere dal trovare o meno la via del gol. Al termine del match ero arrabbiata perché sapevo che per come si era messa, potevamo riuscire a prendere i tre punti: pensandoci a mente fredda, tutti avremmo messo la firma per conquistare un pareggio contro un avversario di questo calibro»





























