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Andrea Agnelli, tre anni da Presidente

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Andrea Agnelli, tre anni da Presidente
Andrea Agnelli, tre anni da Presidente
Andrea Agnelli, tre anni da Presidente

«In 90 anni la mia famiglia ha vinto 30 scudetti, uno ogni tre stagioni». E’ stato Andrea Agnelli a ricordarlo, con giustificato orgoglio, all’inaugurazione della mostra al J-Museum dedicata al lungo “matrimonio” tra la sua Famiglia e la Juventus. Una media straordinaria che, è giusto ricordare, è stata raggiunta anche grazie a lui e ai due campionati conquistati, nei tre anni sotto la sua guida.

Andrea divenne presidente della Juventus esattamente tre anni fa, il 19 maggio 2010, quando il Consiglio di Amministrazione ratificò la sua nomina. Trovò una squadra in difficoltà, reduce da un settimo posto, e una società che aveva bisogno di interventi profondi e radicali.

Oggi ha già festeggiato il suo secondo scudetto consecutivo, una Supercoppa Italiana e i successi sul campo sono andati di pari passo con quelli imprenditoriali: lo stadio, il J-College, il museo, il progetto di riqualificazione dell’area della Continassa... Ricordarli è piacevole e doveroso, anche se, come ama ripetere il Presidente, «il trionfo più bello sarà il prossimo».

La Juve ora è un esempio di efficienza ed è tornata ai vertici del calcio italiano ed europeo. Dire che alla base di tutto questo ci siano capacità manageriali e professionalità è scontato e non esaustivo. Più di tutto, c’è passione. Quella stessa che Andrea Agnelli ha messo fin dal giorno della sua nomina e che è stato capace di trasferire a chiunque lavori per la sua Juve.

A ben vedere però, il Presidente non sarebbe d’accordo su quell’aggettivo, “sua”: preferirebbe un “nostra”, perché è proprio grazie a questa condivisione di intenti e responsabilità che è riuscito trasformare le tante componenti della società, lo staff tecnico, i giocatori, la dirigenza, i dipendenti, in un’unica grande squadra. E questa, forse, è la sua vittoria più bella.

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