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Chiellini: «Lavoriamo per un’impresa»

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Chiellini: «Lavoriamo per un’impresa»
Chiellini: «Lavoriamo per un’impresa»
Chiellini: «Lavoriamo per un’impresa»

Giorgio Chiellini, al suo arrivo in California, aveva sperato in qualche ora libero per visitare San Francisco e ieri Conte lo ha accontentato, concedendo una mezza giornata di relax alla squadra. Un po’ di riposo del resto è più che meritato, vista l’intensità e la durezza degli allenamenti di questi giorni: «Ci voleva - confida Giorgio - perché stiamo lavorando bene, ma anche tanto. E poter vedere la città dove siamo ormai da qualche giorno aiuta a cementare il gruppo e stimola ad allenarsi ancora meglio».

Di più, in effetti, sarebbe difficile: «Si corre obiettivamente tanto senza palla. In questi due anni sono aumentati i carichi di lavoro. Una volta la fatica arrivava prima e dovevamo arrivare l’asticella. E’ normale che per i nuovi sia più dura di più, proprio perché si devono subito confrontare con allenamenti di questo livello».

Del resto le avversarie si sono rinforzate e bisogna spingere sull’acceleratore fin dall’inizio: «Il Napoli è profondamente rinnovato, ha un nuovo allenatore e giocherà in modo diverso. Con il Milan, l’Inter e la Fiorentina credo sia un gradino sopra le altre. Vedo queste squadre come le più agguerrite concorrenti per la lotta scudetto».

Oltre alla Juve, naturalmente: «La storia dice che vincere tre campionati consecutivi è molto difficile. Abbiamo tutto per farcela, ma non sarà una passeggiata. Non lo è stata neanche l’anno scorso del resto, visto che a gennaio il divario in classifica era davvero minimo. Poi siamo stati bravi ad andare più forte degli altri proprio quando si pensava che avremmo pagato lo scotto della Champions».

La concorrenza sarà pure agguerrita, ma la Juve ha solide basi, gettate proprio negli Stati Uniti, due anni or sono, a Philadelphia: «Era difficile pensare che quella squadra potesse vincere lo scudetto, perché eravamo un cantiere e ricordo bene come nelle partite qui negli States, o nel “Berlusconi”, fossimo ancora indietro. Oltretutto la favorita era il Milan di Thiago Silva e Ibrahimovic, campione in carica, con tutti i presupposti per vincere ancora. Invece fummo bravi a bruciare le tappe, a crescere in fretta e a concludere il campionato imbattuti».

Ora la Juve ha una consapevolezza diversa, data da due scudetti consecutivi, dalla forza del gruppo e dai nuovi arrivati, che hanno rinforzato la squadra senza intaccare le casse della società: «Si parla di grandi spese della Juve - puntualizza Giorgio, come già fatto da Conte nei giorni scorsi - ma questo non corrisponde al vero e quando si tirano fuori certe cifre sarebbe bene documentarsi per poterle giustificare. Noi stiamo crescendo grazie a un progetto importante e vogliamo arrivare più in alto possibile».

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