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Juventus-Real Madrid, partita leggendaria

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Juventus-Real Madrid, partita leggendaria
Juventus-Real Madrid, partita leggendaria
Juventus-Real Madrid, partita leggendaria

Il 2 giugno allo Juventus Stadium scende in campo la storia del pallone. Le gesta delle leggende di Juventus e Real Madrid, in occasione dei 16 duelli europei tra le due (uno più bello dell’altro), rimangono indelebilmente scolpite nella memoria di ogni appassionato di questo sport.

Questa volta, proprio come l’anno scorso, in occasione della prima sfida benefica contro i blancos al Santiago Bernabeu (il Corazon Classic Match Veracruz), la posta in palio è tra le più nobili: quella di aiutare i bambini in difficoltà del continente africano. Per dirla con le parole di Gianluca Pessotto, « E’ sempre una sfida che regala emozioni: speriamo davvero che la gente che ami il calcio venga allo stadio».

Molte delle leggende che hanno acceso le notti di calcio europee e si ritroveranno in campo il 2 giugno si conoscono bene, essendosi affrontate più volte in carriera, in una o più delle sedici partite ufficiali disputate in Europa tra le due squadre (undici da quando esiste la Champions League, ossia dal 1992/3, e cinque in Coppa dei Campioni).

La prima di queste risale alla stagione 1961/2, quando allo Stadio Comunale la Juventus di Parola, che schiera Charles e Sivori in attacco, cede il passo al Real Madrid di Di Stefano per 0-1. Sarà proprio El Cabezon, primo pallone d’oro bianconero, a decidere la sfida di ritorno al Bernabeu, rendendo necessario uno spareggio in campo neutro a Parigi una settimana dopo.

Per ritrovare un precedente europeo tra Juventus e Real Madrid si deve aspettare 24 anni: è il 1986, e le due squadre si ritrovano per gli ottavi di finale di Coppa Campioni. La doppia sfida è equilibrata: al Bernabeu decide un gol di Butragueño, leggendario ‘avvoltoio’ dell’area di rigore che, in quell’occasione, riuscì ad avere la meglio su Stefano Tacconi.

Al ritorno, il 5 novembre 1986, i tempi regolamentari si chiudono ancora una volta sul risultato di 1-0, ma questa volta per la Juventus: è infatti Cabrini a ristabilire la parità di risultato, prima che il passaggio del turno venga deciso dalla lotteria dei rigori. Tacconi vola e con il guantone sinistro blocca il tiro dal dischetto di Sanchez, ma nulla può sul successivo penalty di Butragueño; gli errori dei bianconeri Manfredonia e Favero, alla fine, risulteranno decisivi. La sfida fra l’attaccante spagnolo e il numero uno bianconero si riproporrà allo Juventus Stadium il 2 giugno, quando le due leggende dai ruoli speculari si ritroveranno nuovamente faccia a faccia.

La terza doppia sfida fra due delle regine del calcio mondiale si gioca dieci anni dopo. La competizione ha cambiato nome – si chiama Champions League ora – ma la posta in palio è di immutato prestigio: Juventus e Real si disputano il 6 marzo e 20 marzo 1996 l’accesso alle semifinali.

Al Bernabeu va subito a segno Raul, che dopo 21’ buca la difesa e infila Peruzzi, che da lì in avanti sale in cattedra e diventa uno degli assoluti protagonisti del doppio confronto. Iglesias affida le chiavi della difesa dei blancos a Hierro, un altro storico avversario che ritroveremo in campo per l’UNESCO Cup.

Che duelli con lui e che emozione ritrovarlo! Lo rivedremo in campo il 2/6 allo Stadium per l'Unesco Cup. Non mancate http://t.co/vDerlOOrpo

— JuventusFC (@juventusfc) 24 Maggio 2014

Per la Juventus, il verbale di gara annovera i nomi di Ferrara, Torricelli, Carrera Pessotto, Vierchowod, Paulo Sousa, Padovano, Ravanelli – le leggende che da lì a poco sarebbero salite sul tetto d’Europa e del Mondo. L’andata, dunque, finisce 0-1, il risultato è ribaltabile, ma ci vuole un’altra Juve.

Ci sarà. Il 20 marzo al Delle Alpi è una squadra determinata, lucida. Al 16’ c’è una punizione dal limite: Del Piero trova l’angolino, magicamente, e con l’1-0 pareggia i conti. Il Real si scuote, ma la Juve che molto ha speso nel primo tempo tira fuori il jolly di giornata, Michele Padovano, e va a raddoppiare in modo sontuoso. Brividi nel finale, perché il Real non ci sta a uscire così, ma non succede null’altro d’importante: la sorte questa volta sorride alla Juventus, che passa il turno – l’ultimo, contro il Nantes – prima dell’apoteosi romana del 22 maggio.

Due anni dopo, nel 1998, le merengues si prendono la rivincita nella finale di Champions di Amsterdam: in campo la Juventus schiera, tra gli altri, Torricelli, Iuliano, Montero, Di Livio, Tacchinardi, Davids, Pessotto e Zidane: tutti in campo, ancora una volta, il 2 giugno allo Juventus Stadium, quando incontreranno Zizou da avversari.

Il duello infinito fra bianconeri e blancos continua nell’indimenticabile semifinale di Champions del 2003, l’anno del pallone d’oro a Pavel Nedved, che di quella sfida è stato protagonista assoluto. Il 6 maggio del 2003 l’andata a Madrid finisce 2-1: apre le marcature Ronaldo, al sesto centro in quell’edizione della Champions dopo la tripletta dell’Old Trafford di due settimane prima, su sponda di Morientes – un altro che non farà mancare il suo apporto all’attacco delle Leyendas il 2 giugno.

Il gol della Juventus nasce da un lob morbido di Tudor a pescare Alessandro Del Piero: Pinturicchio si libera sulla sinistra e fa partire un tiro che, deviato, carambola su Trezeguet. Questi, da vero falco d’area, non si lascia sfuggire l’occasione e insacca addirittura con l’esterno della scarpetta. Un gol preziosissimo, messo a segno appena prima del primo tempo, il suo terzo centro in quell’edizione della coppa.

In quella Juventus gioca Ferrara, che tornerà a sistemarsi sulla linea difensiva bianconera per l’UNESCO Cup 2014, oltre a Iuliano, Tudor, Birindelli, Camoranesi, e Pessotto .

Nel Real Madrid allenato dall’attuale selezionatore della Spagna, Vicente Del Bosque, militano invece Salgado, Hierro, Makelele, Zidane. Al 70’, la doccia fredda mancina di Roberto Carlos, un velenoso diagonale che non ha lasciato scampo a Buffon, cambia il destino della semifinale di andata, ma non quello della qualificazione, decisa al Delle Alpi di Torino in quella che è stata ribattezzata “la partita perfetta”.

La sorte sorride ai bianconeri anche nel 2005, quando agli ottavi di finale la Juventus di Capello ha la meglio sul Real di Luxemburgo (in cui giocano le Leyendas Solari e Zidane) nonostante la sconfitta per 1-0 rimediata al Bernabeu. La corazzata di Camoranesi, Tacchinardi, Nedved – leggende in campo il prossimo 2 giugno – si impone infatti ai supplementari della gara di ritorno al Delle Alpi, grazie alla spettacolare semirovesciata di Trezeguet e al missile da fuori di Marcelo Zalayeta.

Tra le leggende in campo per l’UNESCO Cup, Nedved, infine, è stato della partita anche in occasione del doppio confronto dei gironi di Champions del 2008, quando la Vecchia Signora fa bottino pieno sia in casa, grazie ai gol di Del Piero e Amauri, sia al Bernabeu, tutto in piedi a tributare omaggio alla doppietta del capitano.

VIDEO - Pavel Nedved vi invita all' @Unesco Cup 2014, per la quale da oggi sono in libera vendita i biglietti! http://t.co/y2rLRAJLH8

— JuventusFC (@juventusfc) 12 Maggio 2014

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