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Allegri: «A Genova una gara importante»

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Allegri: «A Genova una gara importante»
Allegri: «A Genova una gara importante»
Allegri: «A Genova una gara importante»

Un allenamento con tutto il gruppo per preparare una gara importante come quella di Marassi. E' quello che ha a disposizione Allegri, visto il calendario intasato e il fatto che i giocatori impegnati contro il Palermo ieri hanno sostenuto solo un lavoro defaticante. Il tecnico inevitabilmente deve ancora valutare la condizione dei suoi prima di decidere la formazione anti Genoa: «Durante la seduta di oggi vedrò se qualcuno accusa un po' di stanchezza – spiega Allegri durante la conferenza stampa di vigilia - Sia a metà campo che in avanti però ho ampie possibilità di scelta».

Meno disponibilità c'è nel reparto arretrato, ma il gruppo sta comunque recuperando pedine importanti: «Per Genova rientrerà Marrone, Romulo è già tornato tra i convocati con il Palermo e speriamo di ritrovare Caceres per l'Olympiacos. Pepe ha avuto un risentimento all'adduttore, ma in due o tre giorni rientrerà con la squadra, mentre per Barzagli ci vorrà ancora un po' di tempo».

Il turnover in difesa ovviamente non è ancora possibile, ma nelle altre zone del campo finora Allegri ha dosato sapientemente le energie: Nelle ultime tre partite è rimasto fuori due volte Marchisio, con il Palermo Pogba e prima ancora Vidal. A metà campo hanno giocato tutti e anche in avanti c'è stata alternanza: Morata ha giocato titolare in Grecia, Giovinco una gara e un po' di spezzoni... Nel corso della stagione ci sarà spazio per tutti. Pirlo? Con il Palermo ha giocato meglio rispetto ad Atene e quando è uscito c'è stata l'ovazione di tutto lo stadio a sottolineare l'importanza di un giocatore straordinario. Andrea è stato fermo 40 giorni e quando è rientrato con la Roma ha giocato subito un'ottima gara. Poi è andato in Nazionale ed era prevedibile che dopo il lungo stop incontrasse un po' di difficoltà. E' sempre così: quando si sta fermi per un po' di tempo, la prima partita è sempre più semplice rispetto alle successive, ma questo vale per qualsiasi giocatore. Ora sta recuperando la miglior condizione ed è un bene, perché abbiamo bisogno di lui». Proprio Pirlo lo scorso anno decise la gara contro il Genoa con una punizione magistrale. Fu una gara complicata, molto intensa, come sempre accade contro il Grifone a Marassi: «Il Genoa ha buoni movimenti offensivi davanti, aggredisce e in casa gioca in maniera completamente diversa rispetto alle trasferte, inoltre nelle ultime sette partite ha perso solo il Derby. Mi preoccupa un po' il campo, perché dopo l'alluvione non sarà in buone condizioni. Sarà difficile giocare bene tecnicamente, cosa che invece dovremo riuscire a fare. E' una gara importante per il campionato e non sarà semplice. Non credo che la Roma lascerà punti per strada, quindi non dovremo farlo neanche noi. I ragazzi per due mesi hanno lavorato con grande intensità, giocando anche un ottimo calcio. I campionati però non si vincono solo giocando bene e ci può anche essere un periodo di calo. Certo che se il nostro calo equivale a creare sette, otto occasioni a partita...». Il finale è dedicato a tre giocatori che per motivi diversi vivono un momento importante a livello personale: Tevez ha ritrovato la Nazionale, Pogba è stato inserito nella rosa dei tre candidati al Pallone d'Oro e Buffon si appresta a tagliare il traguardo delle 500 presenze con la Juve. «Sono contento per Carlos, è un obiettivo importante per lui. E' un ragazzo ambizioso e generoso, tiene alla Nazionale e meritava la convocazione. Quello di Paul è un buon risultato per un ragazzo come lui. Già il rinnovo de l'adeguamento del contratto era stato un segno di grande stima nei confronti di un giocatore portato ai livelli di un top player. Ora sta a lui dimostrare di essere uno dei più forti centrocampisti al mondo. Quanto a Gigi... Intanto bisogna vedere se lo farò giocare contro il Genoa - scherza Allegri – 500 presenze sono un traguardo che in pochi riescono a raggiungere e lui l'ha meritato, ma ha ancora molto da dare, da dare, perché ha l'entusiasmo di un ragazzino con la serenità e la saggezza di un vecchietto (per il calcio). La sua forza è questa e la trasmette a tutta la squadra. E' un valore aggiunto sotto l'aspetto tecnico naturalmente, ma anche e come esempio di professionalità. Avere gente come lui, Barzagli, Pirlo, Chiellini, Marchisio e altri per i giovani è importante, perché li aiuta a capire come ci si deve comportare in una società come la Juve e cosa si deve fare ogni giorno per migliorare».

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