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Allegri: «Vogliamo la finale»

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Allegri: «Vogliamo la finale»
Allegri: «Vogliamo la finale»
Allegri: «Vogliamo la finale»

Borussia, Roma e Fiorentina. Un tris di impegni nel giro di nove giorni davvero niente male per la Juventus. I primi due sono alle spalle, ma pensare che avessero un'importanza superiore alla gara di Coppa Italia sarebbe un errore madornale: «È una semifinale – sottolinea Allegri - e abbiamo il dovere di provare a centrare la finale. Domani scenderà in campo la miglior formazione possibile. Ho guardato i dati e ci sono uomini che finora hanno giocato più di trenta partite, ma magari saranno loro a scendere in campo domani e poi cambierò qualcuno per la gara contro il Sassuolo...»

L'unica anticipazione sull'11 titolare contro i viola concessa dal tecnico riguarda Pogba: «Era già venuto a Roma e non ho voluto rischiarlo, ma domani sarà della partita, mentre Sturaro verrà in panchina. Barzagli? Sta decisamente meglio e oggi valuterò il da farsi. Sono otto mesi che non gioca, a parte due amichevoli. Decideremo insieme».

La Fiorentina si presenta allo Stadium in ottima condizione: «È tra le squadre più in forma del campionato e come tutte le formazioni di Montella sa giocare bene tecnicamente e gestire il pallone. Noi solitamente comandiamo le partite, ma il possesso palla non è essenziale per vincere. Quello che conta è la lettura della gara».

E negli ultimi due impegni la Juve ha dimostrato di sapersi perfettamente calare in partite delicate. Allegri però non dimentica il finale della sfida con la Roma: «All'Olimpico abbiamo fatto una bella partita per 70 minuti non concedendo nulla agli avversari e dando segnali di grande compattezza e maturità. Dopo il gol abbiamo giocato ancora bene per cinque minuti, poi abbiamo staccato la spina e a quel punto non conta più la superiorità numerica. Quando esci dalla partita, perdi ordine e nel disordine si avvantaggia chi va alla ricerca di un risultato insperato. Dobbiamo capirlo e crescere, anche perché tra i 90 minuti con il Borussia e i primi 70 di Roma avevamo concesso solo il gol dei tedeschi, nato per altro dalla scivolata di Chiellini».

Nonostante l'indubbia solidità mostrata finora insomma, la Juve ha ancora margini di miglioramento. E questa è un'ottima notizia per una squadra che a marzo, in fine dei conti, ha già raggiunto un obiettivo importante: «Siamo in corsa su tutti e tre i fronti – ricorda Allegri - e non è poco.

Che in Italia non ci sia concorrenza non è vero, perché la Roma è di grande valore, il Napoli e la Fiorentina lo stesso, l'Inter sta crescendo. Il campionato sarà sempre aperto fino a quando lo dirà la matematica e dovremo continuare a lottare perché finora abbiamo lasciato per strada molti punti con le cosiddette piccole. Nessuno ci regalerà lo scudetto e non è scontato che la Juventus debba vincerlo. Farcela però sarebbe una cosa straordinaria, perché per me sarebbe il primo con la Juve, ma per i ragazzi sarebbe il quarto consecutivo e poche squadre al mondo sono in grado di farcela. La Champions è un sogno e in Coppa Italia si deve cercare di arrivare in finale e di vincerla perché sono 20 anni che la Juve non ci riesce».

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