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I numeri di Juventus-Real Madrid

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I numeri di Juventus-Real Madrid
I numeri di Juventus-Real Madrid
I numeri di Juventus-Real Madrid

Nella notte in cui CR7 superava nuovamente Messi come miglior goleador nella storia di Champions (76 a 75, sei su sei contro squadre italiane), a brillare non è stata una stella di color blanco, bensì una costellazione di straordinari fuoriclasse: i Campioni d’Italia allenati da mister Allegri.

Ieri sera abbiamo confermato, inoltre, che lo Stadium è una fortezza inespugnabile: siamo infatti imbattuti da 13 gare casalinghe in Europa: otto vittorie, cinque pareggi, mentre il Real si scontrava con una recente, sfavorevole striscia negativa che lo ha visto vittorioso solamente in una della ultime quattro partite in Champions (aveva sempre vinto nelle precedenti 10).

La partenza bianconera è stata infuocata: sette i tiri nello specchio per la Juventus, quattro nei primi otto minuti. I bianconeri ne avevano fatto uno solo nella gara di ritorno col Monaco, per dire.

Viceversa, il secondo tempo ha rasentato la perfezione, tanto è vero che le uniche puntualizzazioni a fine gara del tecnico Allegri sono state rivolte alla prima frazione di gioco: nessun tiro nello specchio per il Real Madrid in tutto il secondo tempo.

Un dato, infine, fa ben sperare: 11 volte su 11 la Signora ha superato il turno dopo aver vinto 2-1 la partita di andata (l’ultima volta contro il Borussia Dortmund).

LA RETE DI GIOCO In una partita in cui Buffon ha fatto una sola, vera parata, la Juve ha mostrato di sapersela giocare contro i Campioni del Mondo senza alcun complesso di inferiorità.

Il dato del 100% di contrasti vinti contro l’85% madrileno la dice lunga su che tipo di match hanno giocato i nostri a tutto campo. Se la foga agonistica ha portato più falli (21 contro 13) e ammonizioni, è anche vero che con meno tocchi palla (658 vs 700), la % di palle utili giocate è stata la medesima (84%). Una maggiore efficacia tecnica che ha compensato il vantaggio territoriale del Real (61%) e lo sterile possesso palla (58.7%) fatto vedere nella ripresa dagli uomini di Ancelotti. Squadra molto alta (29.5m, anche se in tutta la gara il Real si è fatto pescare in fuorigioco una sola volta), ma soprattutto corta tanto quanto quella dei Blancos (34m), per non aprire praterie per velocisti come Cristiano Ronaldo e Bale. Il gol che ha portato al vantaggio bianconero è un capolavoro di pazienza e sapienza tattica, che ha portato allo smarcamento dell’Apache e al tap-in vincente di Morata. Quando il possesso palla è efficace, insomma, al di là del cosiddetto tiki-taka.

I CANNONIERI Alvaro Morata ha segnato tre gol nelle ultime cinque presenze in Champions: ne aveva fatto solo uno nelle precedenti 11. Due tiri, un gol (vs CR7, tre conclusioni, una rete). Implacabile.

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