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L'avventura continua

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L'avventura continua

Vincere con due gol di scarto contro l'Atletico Madrid per guadagnare la testa del girone era impresa improba, ma certo, almeno il successo la Juve questa sera l'avrebbe meritato eccome. Invece la sfida contro il colchoneros finisce con le reti immacolate, che valgono comunque gli ottavi di finale. Il secondo posto nel Gruppo A non premia del tutto i bianconeri per quanto fatto vedere nella fase a gironi di Champions, ma proprio l'autorevolezza mostrata in ogni partita, anche nelle due sconfitte rimediate a Madrid e Atene, è un prezioso biglietto da visita per il prossimo turno.

La Juve contro l'Ateltico cerca l'impresa, giocando a viso aperto senza la minima intenzione di difendere quel pareggio che varrebbe in ogni caso la qualificazione, ma un po' l'indiscutibile forza degli avversari, non a caso campioni di Spagna e vice campioni d'Europa, un po' la consapevolezza che correre rischi nel finale sarebbe stato folle, conducono ad uno 0-0 che, in fondo, accontenta tutti.

L'inizio della gara però è al fulmicotone. L'Atletico si presenta subito al cross, liberato da Bonucci, e la Juve capovolge immediatamente il campo con Pereyra, in campo al posto dell'influenzato Marchisio, che trova Tevez in area, fermato al momento della battuta. Al tiro arriva invece Koke, al 6', ed è in ottima posizione, praticamente solo davanti a Buffon. Il sinistro è potente, ma il riflesso del capitano è da cineteca. La risposta bianconera è immediata: Pogba verticalizza in area, Llorente riesce a toccare da pochi passi e Moya chiude lo specchio.

Nei primi minuto sembra di assistere a un incontro di boxe, con i pugili che si scambiano un colpo a testa, senza indietreggiare di un passo. Poi gli spagnoli si abbassano e il gioco rimane stabilmente in mano bianconera. Rispetto alla gara di andata è tutto diverso: la Juve punta ancora sul possesso palla, ma il ritmo è ben più alto ed è chiarissimo l'intento di pungere ad ogni azione. Appena è possibile il gioco viene verticalizzato e, per quanto non sia semplice contro una squadra tignosa e ordinata come l'Atletico, la manovra sfocia spesso sulle fasce. Iniziano a piovere cross, ma la difesa di Simeone è un muro di gomma.

I colchoneros non attaccano spesso, ma quando lo fanno è dura togliere loro il pallone. Mario Suarez scalda i guantoni di Buffon prima del riposo ed è un monito a non distrarsi, anche perché l'avvio della ripresa è di marca spagnola. La Juve controlla la situazione e presto torna a macinare gioco. Un colpo di tacco di Tevez libera Pogba al tiro, ma Gimenez è sulla traiettoria. Vidal incrocia il sinistro dal limite e Moya devia in angolo. Ci prova anche Pogba dai trenta metri e il portiere fatica a bloccare, mentre è più sicuro su un'altra sventola di Vidal.

Ce n'è insomma a sufficienza per recriminare, perché è fuori discussione che la Juve meriterebbe il gol. Ci si deve invece accontentare dello 0-0, ma questa volta è meno spiacevole che in altre occasioni, perché una sola rete non cambierebbe nulla ai fini della classifica e il pareggio tutto sommato vale quel punto in classifica che permette di staccare l'Olympiacos, vittorioso sul Malmoe, e di continuare l'avventura in Champions.

JUVENTUS-ATLETICO MADRID 0-0

JUVENTUS Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Pereyra, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente A disposizione: Storari, Ogbonna, Mattiello, Padoin, Pepe, Giovinco, Morata Allenatore: Allegri

ATLETICO MADRID Moya; Juanfran, Gimenez, Godin, Siqueira; Arda Turan, Mario Suarez, Gabi, Koke; Raul Garcia, Mandzukic A disposizione: Oblak, Tiago, Griezmann, Niguez, Gamez, Cristian Rodriguez, Cerci Allenatore: Simeone

ARBITRO: Collumn (SCO) ASSISTENTI: MacGraith (IRL) , Graham Chambers (SCO QUARTO UFFICIALE: Alastair Mather (SCO) ARBITRI D'AREA: Bobby Madden (SCO) , Kevin Clancy (SCO)

AMMONITI: 23' pt Vidal, 26' pt Mario Suarez, 37' pt Siqueira

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