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Rubinho: «La Juve, il mio premio»

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Rubinho: «La Juve, il mio premio»
Rubinho: «La Juve, il mio premio»
Rubinho: «La Juve, il mio premio»

Una persona solare. Non potrebbe esserci modo migliore per descrivere Rubens Fernando Moedim, in arte Rubinho. Sereno, sempre pronto al sorriso, soddisfatto di sé e del suo lavoro. Sentirlo parlare è un piacere che oggi Jtv ha regalato ai suoi telespettatori, grazie ad un'intervista esclusiva con il portiere bianconero: «Ho iniziato a giocare in porta quando avevo quattro anni e da allora sono rimasto a giocare e a divertimi sotto la traversa – racconta Rubinho - In Brasile tifavo Corinthians e c'era un portiere giovane, molto agile ed esplosivo. Si chiamava Ronaldo, per me era un idolo e oggi è un amico. Non ho mai pensato di giocare in altri ruoli. Arrivare in Italia era già stato importante per la mia carriera e dopo tanti anni in questo paese essere chiamato alla Juve è stato un premio. È la società più importante d'Italia, quella con più titoli e qualsiasi giocatore vorrebbe essere al mio posto». Con un atteggiamento del genere, anche il fatto di giocare poco passa in secondo piano: «Lavoro ogni giorno come se dovessi scendere in campo sempre. Essere dietro a Gigi e Marco è una responsabilità, perché se mai non ci fossero loro toccherebbe a me e nel caso dovrei farmi trovare pronto. Siamo un bel gruppo, ci sosteniamo a vicenda, con Filippi lavoriamo bene e tutti e tre siamo molto affiatati. Filippi è un martello, non lascia passare nulla. Anche se riusciamo a parare, ma non siamo perfetti, ci fa ripetere l'esercizio due o tre volte. È il miglior allenatore dei portieri che ho avuto, insieme a Spinelli del Genoa. Il mio esercizio preferito? La “sparapalloni”, è una bella sfida».

A proposito di sfide, l'attenzione si sposta sulle prossime che attendono i bianconeri: «In campionato stiamo facendo bene, abbiamo un buon distacco, ma sarà importante mantenerlo e continuare a lavorare sodo. La partita con l'Empoli? Sarà una bella gara, giocano bene sia in casa che in trasferta e dovremo stare attenti. In Champions abbiamo fatto un gran percorso grazie al duro lavoro e ora ce la giocheremo con il Monaco. Una sfida importante – conclude Rubinho - contro una squadra forte che è riuscita a eliminare l'Arsenal».

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