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Benvenuto, Mario!

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Non ha avuto dubbi nel scegliere la casacca bianconera, Mario Mandzukic. La conferma arriva proprio dalle sue parole: «Da anni nutro grande simpatia e interesse per la Juventus, è un club prestigioso con tantissimi grandi giocatori. Per me decidere di venire qui non è stato difficile».

Così l'attaccante croato, che oggi è stato presentato ufficialmente alla stampa, dopo avere sostenuto a Vinovo in mattinata il primo allenamento della stagione con la squadra.

Sarà che Mario la Juve la aveva già incontrata in due occasioni in carriera, prima quando giocava nel Bayern Monaco e poi quando militava nell’Atletico Madrid: «Mi ricordo di quelle partite come alcune delle più complicate della mia carriera. Un altro dei motivi per cui sono qui è che finalmente non devo più affrontare la Juve da avversario», sorride.

Poi prosegue: «Prometto di dare il meglio per questo club: massimo impegno, sia che io giochi dentro l’area di rigore, oppure che mi venga chiesto di contribuire al gioco in qualsiasi altro modo. Non sono solo i gol che contano». E ancora: «Non avrò problemi a giocare con qualsiasi compagno d’attacco: spero che insieme saremo tutti una famiglia e che contribuiremo a portare al club nuovi successi. Chissà, la finale di Berlino potrebbe essere un trampolino di lancio per vincere il trofeo…».

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Mario troverà in bianconero alcuni giocatori che ha già conosciuto da avversario, come Buffon:

Mandzukic ha scelto un numero di maglia che alla Juve significa molto, il 17 (e per una curiosa coincidenza ha presentato la sua maglia alle 17.17), lo stesso di un certo David Trezeguet. Anche se la motivazione, in realtà, è un’altra: «Porto questo numero in Nazionale, è quello con cui ho iniziato la carriera, ci sono affezionato».

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