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Marchisio: «Derby, la svolta»

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Marchisio: «Derby, la svolta»
Marchisio: «Derby, la svolta»
Marchisio: «Derby, la svolta»

Se c'è un uomo nella rosa bianconera che tiene particolarmente al Derby, quello è Claudio Marchisio. Non potrebbe essere altrimenti per chi è cresciuto con la maglia bianconera cucita addosso come una seconda pelle ed è inevitabile che per lui, vincere, per di più allo scadere, abbia un sapore ancor più speciale: «È sempre bello, ma al di là di come è avvenuto era importante ottenere i tre punti – sottolinea il centrocampista i microfoni di Mediaset e Sky Sport -Il gol è arrivato alla fine, meglio ancora, ma il nostro percorso deve partire da qui. Deve essere la partita della svolta se vogliamo arrivare a qualcosa di importante».

Prima delle stracittadina la Juve si è ricompattata, grazie al ritiro e alle parole di senatori come Buffon ed Evra: «Sono state critiche costruttive, recepite bene dalla squadra e si è visto ieri in una partita in cui abbiamo incontrato difficoltà perché battere il Toro è dura. Indossando questa maglia bisogna dare tanto: qui ci sono giocatori che hanno vinto molto e ora ci troviamo in una situazione diversa rispetto agli anni passati ma questa squadra è stata costruita per puntare in alto e deve farlo».

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La presenza di Marchisio si sta rivelando come sempre fondamentale, tanto è vero che con il Principino in campo la Juve è ancora imbattuta: «Sono contento di questo, ma dobbiamo anche vedere l'inizio della stagione: un po' il calendario, un po' il fatto di avere cambiato molto, un po' gli infortuni ci hanno creato qualche difficoltà nei primi mesi e ci è mancata continuità. Ora abbiamo la testa già alla Champions però dev'essere un percorso da compiere insieme al campionato».

«Con il Borussia sarà una partita totalmente diversa dall'andata - conclude Marchisio - Qui abbiamo rischiato poco, ma loro attraversano un ottimo periodo, con le sei vittorie consecutive ottenute in campionato e avranno il pubblico dalla loro. Per noi non è la partita della vita, ma è importante, perché vincere ci permetterebbe di mettere più di un piede negli ottavi, che sono l'obiettivo minimo».

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