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Molto soddisfatto, il mister

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Molto soddisfatto, il mister
Molto soddisfatto, il mister
Molto soddisfatto, il mister

Grande determinazione, aveva chiesto ieri. Enorme determinazione ha ottenuto dai suoi giocatori.

Due a zero secco, senza appello, contro una squadra che da anni in Europa è alla ribalta ed è abituata a dar del filo da torcere a chiunque: il miglior modo, insomma, per reagire agli sfortunati risultati in campionato. Sul campo, come piace al mister.

«I ragazzi hanno fatto una bella partita, giocando bene difensivamente e tecnicamente», ha ammesso a fine gara Massimiliano Allegri ai microfoni di Sport Mediaset e Sky. «La squadra deve crescere: ha fatto 25’ di grande intensità, poi bisognava abbassare il ritmo e distendere la palla, non forzando. Sono seguiti poi 3-4 minuti in cui le due squadre hanno avuto una azione a testa, e ci siamo un po’ allungati. Nel secondo tempo siamo stati bravi a non soffrire mai, e ed accelerare al momento giusto: è il primo passaggio di una squadra che si sta conoscendo e sta imparando come giocare ad alti livelli».

Un sassolino tolto dalla scarpa, la domanda dell’intervistatore? «Non c’è nessun sassolino», ha risposto con tranquillità il tecnico toscano. «Credo in quello che faccio, non sono preoccupato: ho ottenuto in questi anni, grazie ai giocatori, discreti risultati. Le mie battute sono normali, sono di Livorno e sono fatto così».

Il mister ci ha tenuto a lodare la grande “disponibilità dei giocatori tra di loro”. «Stasera eravamo un blocco unico. E non dimentichiamoci che avevamo in attacco Morata che ha 22 anni e Dybala, che ne ha quasi 22: in Europa abbiamo un buon futuro. La crescita passa anche per prestazioni non belle a livello tattico e caratteriale. I ragazzi devono capirlo, e crescere».

«Stasera sono molto soddisfatto di tutto quello fatto dai ragazzi: c’era voglia di crescere, e c’era la voglia di andare in avanti anche sull’1-0». Lo testimoniano, tra i tanti numeri della serata, il 100% dei contrasti vinti tra quelli effettuati contro il Siviglia: 15 su 15, e i venti tiri (di cui sei nello specchio: solo contro il Malmoe nel settembre 2014 si era calciato più volte verso il portiere avversario).

Da ultimo, un pensiero su uno dei singoli che ha brillato di più questa sera. «Cuadrado ha una grande velocità e tecnica nell’uno contro uno. Ha giocato una partita migliore perché comincia a capire quando deve passare la palla. E’ stato molto bravo, se impara i tempi di gioco e quando deve passare la palla può fare ancora meglio perché diventa ancora più immarcabile».

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