allfemminile0911024.jpg

Alla scoperta della Juve… in rosa

SHARE
Alla scoperta della Juve… in rosa
Alla scoperta della Juve… in rosa
Alla scoperta della Juve… in rosa

Un progetto basato su piani quadriennali ma che, alla seconda stagione già andando a gonfie vele. Questo è la sezione femminile della Juventus, che ieri sera Mister Daniele Diana, in onda questa sera ai microfoni di “JAcademy”, la trasmissione di JTv dedicata al nostro settore giovanile.

«Siamo soddisfatti – ha confermato. Il gruppo dovrebbe arricchirsi di 20 persone l’anno ma in questa stagione, che è solo la seconda, sfioriamo già le sessanta ragazze. Significa che, in un certo senso, stiamo bruciando le tappe».

Come funziona la categoria femminile? «Abbiamo ragazze di età fra il 2003 e il 2007, dai pulcini agli esordienti. Si misurano in tornei e in partite ovviamente anche con i maschietti, e questo fa sì che debbano avere una marcia in più».

Mister Diana racconta poi le metodologie di allenamento: «Seguiamo le direttive del coordinamento delle giovanili Juventus, quindi, fatte salve magari alcune differenze negli spazi e nei tempi di gioco, gli allenamenti sono gli stessi dei ragazzi, basati su possesso palla, attenzione alla qualità. Come i maschietti, le nostre calciatrici ovviamente hanno nella partitella di fine sessione il momento che preferiscono, il più divertente. E poi c’è tutto l’aspetto relativo al mondo Juventus, di cui fanno parte pienamente: alcune di loro sono già state raccattapalle a bordocampo allo Stadium».

In che cosa si differenzia una calciatrice da un calciatore? «Sono molto più “sul pezzo”, soprattutto per un tempo più prolungato. Non perdono concentrazione, non hanno quasi mai bisogno di essere richiamate all’ordine. E come detto, sanno che per competere con ragazzi della stessa età devono metterci quel qualcosa in più. Questo le rende un passo avanti, ed è una cosa di cui ti rendi conto pienamente solo lavorando insieme a loro tutta la settimana. E si nota anche in partita: dopo le prime uscite, con un atteggiamento timido nei confronti dei maschi, ora scendono in campo per comandare la partita».

Avanti, ragazze!

Potrebbe Interessarti Anche