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Chiellini: «Umiltà, sacrificio e convinzione per arrivare in fondo»

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Chiellini: «Umiltà, sacrificio e convinzione per arrivare in fondo»
Chiellini: «Umiltà, sacrificio e convinzione per arrivare in fondo»
Chiellini: «Umiltà, sacrificio e convinzione per arrivare in fondo»

«Siamo ancora lontanissimi dall'essere al massimo, ma siamo stati bravi a vincere tutte queste partite e a far punti»: Giorgio Chiellini, oggi intervenuto a Vinovo ai microfoni di Sky Sport e Mediaset, riconosce le grandi potenzialità di una Juventus che è sì in testa alla classifica a punteggio pieno, ma può ancora «migliorare tanto, lavorando per trovare l'abito migliore».

IN CRESCITA CONTINUA, DOSANDO LE FORZE

Un tempo di rodaggio necessario, quello che devono affrontare i Bianconeri: «Siamo una squadra in divenire, in crescita, nonostante le difficoltà che si possono mettere in preventivo ad inizio stagione quando cambi qualcosa. È vero che il calendario non era impossibile, ma è altrettanto vero che contro la Juventus tutti danno il 110%».

In difesa, tanta rotazione: ieri Chiello era a riposo, ma l'infortunio è alle spalle: «Anche l'anno scorso ruotavamo molto, è sempre stato uno dei nostri punti di forza, che ci ha consentito di gestire meglio le energie ed arrivare con più lucidità alle partite che contano, andando in fondo a tutte le competizioni. Siamo in tanti, tutti di altissimo livello, e il mister sceglie ogni volta i più adatti: io sto bene e sono a disposizione per le prossime partite».

TEMPO DI DERBY DELLA MOLE

Tra due giorni, si scende già di nuovo in campo, pronti per il Derby della Mole: «Il Torino è una squadra forte, che ha tutte le carte in regola per puntare all'Europa, magari, considerato che non hanno le Coppe da giocare, anche all'Europa che conta. Sono cresciuti molto, hanno un bravo allenatore e giocatori di livello internazionale: di questo bisogna fare i complimenti alla società. Da sportivo torinese acquisito quale sono, è bello constatare che il Derby di Torino si sia alzato così tanto di livello».

Che derby sarà? Per Giorgio sarà sicuramente: «una partita in cui si giocherà a calcio, tra due squadre molto offensive, nella quale mi aspetto tanti gol. L'anno scorso avremmo potuto chiudere il primo tempo in vantaggio di un paio di reti, poi il gol di Ljajic cambiò l'inerzia della partita e Higuaín fu bravissimo a pareggiare all'ultimo secondo».

GONZALO, RODRIGO E BLAISE

Qualche considerazione sui compagni, partendo dalla grande fiducia in Higuaín - «Gonzalo per noi è una certezza, uno dei cardini su cui si poggeranno le vittorie della Juventus» - fino alla stima per Bentancur e Matuidi, tra i nuovi che si sono inseriti più in fretta in questa Juventus: «In questa squadra si entra sempre molto gradualmente: a centrocampo ci sono state situazioni contingenti come gli infortuni di Khedira e Marchisio e loro hanno avuto più possibilità. In Rodrigo già a luglio ho visto un giocatore pronto, e non a caso aveva già disputato partite di alto livello in Argentina. Blaise è un calciatore di livello internazionale, che ci "completa" perché ha caratteristiche non avevamo, è uno che parla poco e fa tanti fatti».

ARRIVARE FINO IN FONDO IN TUTTO

Punteggio pieno in campionato, così come per il Napoli. È già una sfida a due per lo Scudetto? «Ci sono cinque squadre in pochi punti: credo che oltre al Napoli, anche Inter, Roma e Milan possano puntare ad arrivare fino in fondo».

Gli obiettivi della Juve sono sempre ambiziosi: «Vogliamo arrivare a marzo in corsa per tutte le competizioni: le basi ci sono, ora bisogna lavorare con umiltà, sacrificio e convinzione. Sono sempre questi gli ingredienti del successo».

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