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Blaise Matuidi è campione del mondo!

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Blaise Matuidi è campione del mondo!
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Blaise Matuidi è campione del mondo!

Il Mondiale russo si è tinto di bianconero. Era dalla magica notte di Berlino il 9 luglio del 2006 che in una finale di Coppa del Mondo non scendevano in campo giocatori della Juventus. Se fra Italia e Francia in quella gara vi erano, considerando anche gli ex, ben 9 giocatori, nella finale di Mosca si sono opposti Blaise Matuidi con i trasnsalpini e Mario Madzukic con i croati, oltre a considerare Marco Pjaca in panchina (poi entrato nei minuti finali) da una parte e dall'altra l'ex bianconero Paul Pogba e Didier Deschamps che con la Juventus ha scritto pagine indelebili come calciatore, e allenato anche la squadra nell'anno della serie B.

LA PARTITA

Allo Stadio Lužniki di Mosca è andata in scena una delle finali più belle dell'intera storia del Mondiale. Se come sempre queste partite sono equilibrate, combattutte e non sempre perfette sul piano tecnico, questa per certi aspetti ha confermato la regola, ma è andata bene oltre: è stata una gara ricca di emozioni e colpi di scena. Forse complici alcuni errori da una parte e dall'altra era da anni che in una finale del mondiale non si segnavano così tanti gol. Il 4 a 2 si è verificato nel 1930, nel 1938 e nel 1966 (ma dopo i tempi supplementari). Più gol sono stati segnati solo nell'edizione del 1958 vinta dal Brasile.

La Croazia inizia meglio. I francesi sembrano patire maggiormente la tensione della finale. La squadra di Dalić fa un maggior pressing e mette in difficoltà i transalpini nella costruzione del gioco. Ma è prorpio la Francia a passare in vantaggio al 18'. Griezamn conquista una punizione sulla trequarti, e si incarica lui stesso della battuta, in mischia la sfortunata deviazione di testa di Mandzukic mette fuori causa il proprio portiere. Ma la Croazia reagisce subito e dieci mminuti dopo sempre su calcio di punizione (una costante di questo mondiale) Modric mette la palla in area: assist di Vrsaljko, sponda di Mandzukic e Perisic raccoglie la palla in mischia: dribbling e tiro e 1 a 1. Ma lo stesso Perisic poco dopo commette un ingenuo fallo di mano dopo una spizzata di testa di Matuidi da calcio d'angolo (ancora un calcio piazzato). L'arbitro argentino Nestor Pitana è chiamato al VAR e concede il rigore. Griezmann come sempre è freddissimo dagli undici metri.

Nel secondo tempo è ancora la Croazia a fare la gara alla ricerca del gol del pareggio ma al 59' Pogba innesca l'ennesima velocissima ripartenza di Mbappé. Palla in mezzo per Griezmann che addomestica il pallone e aspetta l'arrivo proprio di Pogba. Prima conclusione di destro ribattutta. La seconda di sinistro non lascia scampo a Subasic. La Croazia è in ginocchio e la Francia ora sembra avere le gambe sciolte. La rete di Mbappé con una conclusione da fuori area al 65' è splendida. Ci pensa Mandzukic a riaprire la gara: il croato come sempre ci crede su qualsiasi pallone e va in pressing su Lloriss che tenta un inopportuno dribbling. Mandzukic ne approfitta e segna la seconda rete per la Croazia. Ma i Croati, dopo tre gare finite ai tempi supplementari sono stanchi e la Francia riesce a portare a casa la sua seconda coppa del Mondo. Blaise Matuidi, buona la sua prestazione anche contro la Croazia in termini soprattutto di recupero palla, è un nuovo juventino campione del Mondo.

I NUMERI DI BLAISE E MARIO

Il croato Mario Mandzukic è solo il secondo giocatore nella storia della Coppa del Mondo a segnare un gol e un autogol in una singola partita, dopo l’olandese Ernie Brandts contro l'Italia nel 1978.

Mario Mandzukic è diventato solo il quinto giocatore a segnare in finali di Coppa del Mondo e Coppa dei Campioni/Champions League, dopo Ferenc Puskas, Zoltan Czibor, Gerd Muller e Zinedine Zidane.

Presenza numero 72 per Blaise Matuidi per la Francia, la numero 10 ai Mondiali.

In questo Mondiale Matuidi ha vinto 2.7 contrasti ogni 90 minuti in media, il massimo tra i giocatori francesi.

CURIOSITA'... BIANCONERE

Assieme a Zagalo e Beckenbauer, Didier Deschamps è l'unico che è riuscito a vincere la Coppa del Mondo come giocatore e come allenatore. Il commissario tecnico francese è stato un centrocampista di qualità e di grandissima sostanza, prima nel Marsiglia e poi nella seconda metà degli anni Novanta nella Juventus, capitano della Francia nella vittoria del mondiale del 1998, assieme a Zizou Zidane, anch'egli all'epoca in forze alla Juventus. Uno dei tanti "lippanti" che hanno poi intrapreso la carrierra da allenatore (in compagnia di Zidane, Conte, Sousa, Carrera, Ferrara ed altri ancora) Didier ha portato il Monaco in finale di Champions nel 2004, ha riportato i bianconeri in serie A dopo la stagione nell'inferno della B e con la Francia da commissario tecnico aveva già conquistato una finale poi persa negli ultimi campionati europei. La sua Francia ha mostrato un gioco a tratti estremamente divertente, e spesso, a dispetto della giovane età di molti suoi componenti, una squadra di grande equilibrio e sostanza. Sostanza che nasce sicuramente dal passato come calciatore di Didier ma anche, se non soprattutto, dal presente di Blaise Matuidi. Il suo dinamismo in campo che tanto è stato utile nella Juventus di Allegri nella scorsa stagione, è stata una prerogativa anche della Francia in questa stagione.

Prima della finale Blaise ha giocato 264 minuti in 4 gare dovendo saltare per squalifica i quarti contro l'Uruguay. E come fatto da Massimiliano Allegri diverse volte in stagione, a partire dalla gara del San Paolo contro il Napoli e poi in diverse occasioni nel girone di ritorno, è stato spostato in avanti a sinistra ad occupare il ruolo di esterno nel 4 2 3 1 di Deschamps. A dimostrazione di una duttilità tattica indubbiamente cresciuta in un anno di Juventus. Così come è cresciuto enormemente nelle tre stagioni in bianconero Paul Pogba. Non solo sotto il profilo caratteriale è diventato un giocatore esperto con la maglia della Juventus ma anche lui è riuscito a trovare diverse collocazioni a centocampo che sono state utilizzate da Deschamps in questo torneo: pur facendolo giocare in posizione spesso più arretrata di certo non ha rinunciato alla classe e alla tecnica che l'ex bianconero può far pesare nella metacampo avversaria.

Sulla sponda croata se Marco Pjaca si sta riprendendo dal brutto infortunio e non avendo giocato con troppa continuità in questa stagione è stato di fatto costretto a recitare un ruolo da comprimario in questo mondiale, Mario Mandzukic è stato uno dei protagonisti assoluti. Il lavoro fatto su di lui in questi anni da Massimilano Allegri è tra gli elementi tattici più importanti nel panorma del calcio europeo. E anche il mister croato Dalić ne ha usufruito pur utilizzandolo nel suo vecchio ruolo di prima punta. Una prima punta però che ha fatto tantissimo movimento, che ha permesso gli inserimenti dei centrocampisti e che, soprattutto, in fase di non possesso ha dato un contributo come attualmente nessun attaccante al mondo è in grado di dare.

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