Fiorentina-Juventus 1-2: è stato questo il verdetto dell’ultima volta che i bianconeri hanno vinto in campionato al Franchi. Un punteggio che si è verificato in ben 8 gare, a partire dal 1932, 31 scudetti fa… Ecco gli esempi più recenti di una sfida sempre ricca di emozioni
Firenze e la regola dell'1-2

Il primo a mettersi in luce è Mandzukic, autore dello 0-1. Poi tocca a Kalinic, all’epoca centravanti viola: è lui a firmare il momentaneo 1-1. Ma il pareggio resiste due minuti: è Morata a colpire per il definitivo 1-2. Ma c’è ancora un colpo di scena e prende le sembianze di Buffon allo scoccare del novantesimo, quando va a parare il calcio di rigore ancora di Kalinic. Con la sconfitta del Napoli a Roma, la Juve in questa giornata diventa campione d’Italia.
Anche in una stagione non felice, la Juve riesce a cogliere un’affermazione di prestigio. Dopo appena due minuti Diego porta in vantaggio i bianconeri. Dopo il pareggio di Marchionni, un ex della sfida, nella ripresa è un’incursione di Grosso a sconfiggere la Fiorentina guidata da Cesare Prandelli.
Juve hard rock, quella che Fabio Capello presenta a Firenze. Andamento in linea con la tradizione: bianconeri avanti, viola che rimediano allo svantaggio e colpo degli ospiti. La rete dello 0-1 è di Trezeguet che finalizza una manovra perfetta. Dopo l’1-1 di Pazzini, è Camoranesi che firma il gol partita nel finale. Con tanto di omaggio chitarristico agli amati AC/DC, per sua stessa ammissione.
Juve in rimonta e in versione giovanile. Si gioca su un terreno ai limiti dell’impraticabilità e ragazzi bianconeri, destinati a dominare il decennio a partire dal campionato successivo, rispondono al gol di Ferrante con Bettega e Causio dal dischetto. Il primo ha 20 anni, il secondo uno in più.
Terza giornata d’andata del torneo che vedrà la Juventus conquistare il tricolore numero 13. La rete di Salvadore in testa, quella di De Paoli in coda a risolvere la partita. In mezzo c’è il pareggio dello svedese Hamrin, che in bianconero ha giocato 10 anni prima, nel 1956/57.