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Black&White Stories: Pietro Magni, il super jolly

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Black&White Stories: Pietro Magni, il super jolly
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Black&White Stories: Pietro Magni, il super jolly

Da un po' di anni a questa parte il dibattito calcistico si orienta sul versante tattico scegliendo due direzioni, non necessariamente antitetiche: i seguaci dei numeri, che conoscono tutti i moduli, ne studiano i presupposti teorici e le applicazioni strategiche, ritenendoli principi fondanti dell'identità di una squadra; i conoscitori dei giocatori, che ragionano principalmente sulle caratteristiche dei protagonisti in campo, magari con un minimo di nostalgia per quella lontana epoca nella quale il numero di maglia dichiarava apertamente il ruolo: l'1 era il portiere, il 3 il terzino sinistro, il 7 l'ala destra, il 9 il centravanti e il 10 era tutta una storia particolare (sul 10 ci sono sempre stati un bel po' di dibattiti, regista-fantasista-trequartista, in ogni caso il giocatore di classe, perché è evidente che Michel Platini e Roberto Baggio non occupavano la stessa posizione in campo, ma ognuno dei due era portatore di sano spettacolo, di qualità al massimo livello).

11 RUOLI PER UN SOLO UOMO

A mettere insieme e d'accordo i due fronti ci potrebbero essere i giocatori cosiddetti “jolly”, una definizione oggi in disuso ma in gran voga nel passato. Sostanzialmente sono quegli elementi che possono adattarsi a ogni soluzione tattica perché capaci di interpretare più funzioni. La versatilità è la loro caratteristica principale e la conseguenza è che li si vede agire un po' ovunque, per la felicità dei mister che sanno di poter contare su una specie di carta di riserva buona per tutte le occasioni.

Il “super jolly” (attenzione, non è una definizione retorica, ma il titolo di un numero di Hurrà Juventus che lo racconta) è Pietro Magni. Ed è impossibile che qualcuno riesca a intaccare il suo primato (forse in qualche squadra di calcio amatoriale sì, ma anche in quei contesti un minimo di specializzazione esiste...). Perché nella sua carriera, che in bianconero si è sviluppata dal 1942 al 1948, ha ricoperto tutti gli 11 ruoli, compreso in una circostanza quello del portiere dal primo minuto (ed anche bene, la Juve pareggiò a Trieste 1-1 e sulla rete incassata non ebbe particolari responsabilità).

I NUMERI DI MAGNI

Le statistiche dicono che nella sua esperienza in Serie A - che lo ha visto militare in altri 3 club (Liguria, Lucchese e Genoa) – per un totale di 192 presenze, Magni ha giocato 45 volte da ala sinistra, 42 da numero 10, 34 da mezzala destra, 19 da mediano, 15 da terzino destro e via via tutti gli altri ruoli.

In un filmato della Settimana Incom del 1948 lo si vede sfidare a bocce il compagno di squadra Ermes Muccinelli: non è dato sapere se anche in quel campo se la cavasse bene...

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