story_130403.jpg

Black&White Stories: che rimonta!

SHARE
Black&White Stories: che rimonta!
Black&White Stories: che rimonta!
Black&White Stories: che rimonta!

Di quante situazioni decisive è fatto un campionato? Per rispondere a questo interrogativo non ci sono elementi oggettivi e incontrovertibili, a dispetto di tante analisi critiche volte a individuare un risultato finale in una causa prevalente rispetto a tutte le altre. Se è vero che ogni gara vale 3 punti e quindi – almeno nella logica puramente aritmetica – tutte rivestono la medesima importanza, intervengono tantissimi fattori a determinare una direzione piuttosto che un'altra. Perciò, ciò che vi proponiamo – un viaggio indietro nel recente passato, al torneo 2015-16, il nostro quinto degli otto consecutivi – è nient'altro che un inventario di situazioni importanti vissute in quel periodo che hanno portato la Juventus dall'occupare la parte destra della classifica al sorpasso sul Napoli dopo 15 vittorie consecutive.

Un'impresa che ha contraddetto qualsiasi precedente statistico, 45 punti ottenuti sui 45 punti disponibili che hanno rovesciato un verdetto che dopo 10 giornate sembrava scritto. All'interno di quella fantastica rimonta, che ha visto la Signora sorpassare uno dopo l'altro i concorrenti, ci sono almeno cinque momenti che hanno inciso fortemente sulla direzione del percorso, anche se ovviamente non esistono controprove che in qualche altra maniera non si sarebbe riusciti comunque ad arrivare alla meta finale.

LA PRIMA (DOPPIA) SPINTA

Il dopo Sassuolo-Juventus (l'analisi sincera del gruppo storico sulle ragioni della sconfitta e del conseguente dodicesimo posto in classifica) è alla base del riscatto che si materializza nella vittoria in Juventus-Torino 3 giorni dopo con gol di Cuadrado al quarto minuto di recupero).

Una spinta che si evidenzia immediatamente in classifica, riducendo la distanza dal vertice da -11 a -9: ancora un abisso, ma è un segnale che lassù in alto non vanno spediti. Ma cosa sarebbe successo se in quella gara non ci fosse stata la mostruosa parata di Buffon sul colpo di testa di Glik sul risultato di 1-1? se a mezz'ora dal termine la Juve si fosse trovata in svantaggio, avrebbe avuto la forza di uscire da quello che si sarebbe profilato come un incubo? E' probabile che nel nostro album dei ricordi l'intervento di Gigi sia messo in secondo piano rispetto alla pazza felicità della rete di Juan, già solo perché riproduceva il gol di Pirlo nel precedente derby allo Stadium a 4 secondi dal termine. Ma ai fini dello scudetto, quello è un istante altrettanto fondamentale per far ripartire la macchina bianconera.

DAL CAPPOTTO IN POI

story_130401.jpg
story_130404.jpg

Altrettanto si può dire per altre due situazioni della fase conclusiva del girone d'andata, quando si è già molto lontani dalla crisi e si è stabilita una continuità di prestazioni che riporta la Juventus a ridosso delle prime. La prima è molto nota perché la rende visivamente Massimiliano Allegri, che si libera del cappotto nel finale di Carpi, quando un eccessivo rilassamento rischia di trasformare una vittoria certa col doppio scarto in un clamoroso pareggio, per di più da digerire lungo la pausa natalizia. La seconda è altrettanto importante ma molto meno celebrata ed è il salvataggio di Chiellini in Sampdoria-Juventus 1-2: anche qui gli ultimi istanti di gara, 3 punti preziosi da salvaguardare in una partita che sarà lo start di un'impresa che impreziosirà ancor più quell'annata: il record d'imbattibilità di Gigi Buffon.

Da lì parte una serie di partite dove la solidità difensiva diventa assoluta e non mancano vittorie nette nel punteggio, a garantire punti e a irrobustire ancor più la convinzione di potercela fare.

story_130402.jpg

Non sappiamo se sia stato decisivo lo scontro diretto tra Juventus e Napoli, che ha determinato il raggiungimento della quindicesima vittoria consecutiva e il sorpasso da parte dei bianconeri. Con 13 giornate da giocare e 39 punti in palio è difficile considerare il peso di un singolo match. Resta il fatto che in quell'incontro ci sono almeno due “sliding doors” che contengono una parte del destino del match, oltre alla folgorante invenzione di Simone Zaza che ha determinato l'1-0: il salvataggio di Bonucci su Higuain nel primo tempo che evita alla Juve una gara in svantaggio e l'ingresso in campo di Alex Sandro a 4 minuti dal novantesimo al posto di Paulo Dybala, con il brasiliano che partecipa all'azione del gol che arriva due minuti dopo.

Potrebbe Interessarti Anche