Riccardo Stivanello

Juventus Next Gen-Lucchese, intervista a Riccardo Stivanello

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Juventus Next Gen-Lucchese, intervista a Riccardo Stivanello
Juventus Next Gen-Lucchese, intervista a Riccardo Stivanello
Juventus Next Gen-Lucchese, intervista a Riccardo Stivanello

«Io sono molto felice di questi primi mesi alla Juventus. Ho trovato un ambiente molto accogliente, bello, genuino. Con il passare del tempo sono riuscito a integrarmi molto bene all'interno del gruppo. La nostra squadra è composta da ragazzi fantastici, di conseguenza non avrei potuto chiedere di meglio».

Riccardo Stivanello, difensore centrale della Juventus Next Gen, inizia questa intervista – alla vigilia della sfida che vedrà la squadra di Massimo Brambilla affrontare la Lucchese ad Alessandria domenica 18 febbraio 2024 alle ore 20:45 – soffermandosi brevemente su questi primi mesi in bianconero.

Il classe 2004, arrivato nell'estate del 2023, è poi tornato a focalizzarsi sul presente, raccontando il momento d'oro che sta vivendo la Next Gen. I bianconeri sono reduci da quattro vittorie consecutive, hanno portato a nove la striscia di risultati utili di fila e sono ancora imbattuti in questo girone di ritorno.

«Sicuramente adesso c'è un clima diverso in spogliatoio, più sereno. Siamo consapevoli di quello che stiamo facendo, siamo migliorati tutti atleticamente e tecnicamente e l'auspicio è di riuscire a proseguire questa striscia di risultati utili consecutivi pensando a una partita dopo l'altra, senza proiettarci troppo in avanti. Stiamo lavorando molto bene».

Poi, un doveroso passaggio sull'unica nota dolente di questo periodo. La stagione della Next Gen, infatti, proseguirà senza il suo capitano, Fabrizio Poli, infortunatosi nel match di sabato 10 febbraio contro la Torres. Un'assenza, quella dell'esperto difensore bianconero, che richiederà una responsabilizzazione maggiore da parte di tutti i suoi compagni.

«La perdita di Fabri, del nostro capitano, è pesante. Come ha detto anche il Mister, però, dobbiamo rimboccarci le maniche e responsabilizzarci tutti un po' di più. Dobbiamo essere ancora più uniti per sopperire alla sua assenza. Inoltre, ogni partita che giocheremo da qui alla fine della stagione – come è già successo anche contro il Sestri Levante – la affronteremo con una responsabilità in più, quella di scendere in campo e vincere anche per lui».

Restando al recentissimo passato, Riccardo ha spiegato l'importanza dei tre punti ottenuti contro il Sestri Levante nel turno infrasettimanale, proiettando l'attenzione, poi, sul prossimo match che li attende, quello contro la Lucchese.

«Contro il Sestri Levante non è stata una partita semplice, ma siamo soddisfatti di essere riusciti a portare a casa la vittoria. Siamo consapevoli di avere sofferto molto in alcune situazioni nel secondo tempo, ma da squadra e con un po' di fortuna siamo riusciti a ottenere tre punti molto importanti. Contro la Lucchese ci attende un'altra sfida molto dura e le due partite che abbiamo già affrontato tra campionato e Coppa Italia Serie C lo hanno confermato. Servirà la nostra migliore versione per uscire soddisfatti dal campo».

In chiusura, poi, una nota "di colore": Stivanello, originario di un piccolo paese in provincia di Venezia, da quando è diventato un giocatore bianconero ha iniziato a essere un personaggio molto conosciuto dalle sue parti e il sindaco di un paese limitrofo al suo, al momento del suo passaggio alla Juventus, ha accresciuto ulteriormente la sua popolarità diffondendo la notizia sui propri canali social.

«Quando torno a casa dalla mia famiglia mi riconoscono tutti, anche semplicemente quando passeggio per strada o anche semplicemente quando vado al supermercato e lo stesso succede anche quando non ci sono perchè gli abitanti di Mellaredo (frazione di Pianiga dove vive la famiglia di Riccardo, ndr) chiedono a mia madre di portarmi i loro saluti. C'è attenzione e sono molto contento. In più, quando sono diventato un giocatore della Juventus, il sindaco di Pianiga ha comunicato la notizia del mio passaggio in bianconero sui social network per valorizzare la notizia e la voce, poi, è circolata velocemente. È stato anche un modo per valorizzare le nostre zone».

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