12 novembre 2025
Le interviste al termine della sfida tra Atletico Madrid e Juventus Women, valida per la terza giornata della League Phase della UEFA Women's Champions League.
MASSIMILIANO CANZI
«È un risultato molto importante, soprattutto guardando al nostro cammino in Champions League e anche considerando quanto abbiamo mostrato nelle partite disputate in Europa finora: abbiamo fatto bene e questi risultati sono una spinta e una motivazione per fare meglio. Sapevamo che non sarebbe stato semplice, siamo partiti in maniera un po’ timida ma abbiamo difeso da subito molto bene. Dopo essere andati sotto nel punteggio, abbiamo migliorato la qualità offensiva della nostra manovra. Vincere aiuta a vincere, sono molto felice per le ragazze: la chiave del successo passa come sempre dal saper proteggere la propria area e riuscire in rapidità ad attaccare. Avevamo preparato la gara in un determinato modo e siamo riusciti a seguire quelle indicazioni: sono soddisfatto»
TATIANA PINTO
«Per me ovviamente è stato molto bello tornare qui, ma ci tenevo a vincere: ho tante amiche qui, so che l’Atletico Madrid è una grande squadre e un grande ambiente, ma il calcio è così: ora faccio parte della Juventus e ci tenevo a tornare qui e vincere. È diverso il mio ruolo in campo, ma per me l’importante è aiutare la mia squadra, faccio tutto ciò che serve per vincere e sono felice del successo raggiunto stasera. Questo risultato ci darà morale: siamo consapevoli che ci aspettando altre sfide molto dure, ma questi tre punti ci danno la giusta motivazione per proseguire lungo questa strada»

BARBARA BONANSEA
«L’Atletico ha giocato una grande partita, ma noi siamo rimaste unite come squadra e abbiamo combattuto fino alla fine. Siamo davvero felici di aver portato a casa i tre punti. Abbiamo cercato il più possibile di giocare in verticale, non era un match semplice da affrontare. Questa vittoria è davvero importante nel nostro cammino europeo. Sul gol non ho visto bene il pallone arrivare perché c’era Cambiaghi davanti a me: per quello appena è spuntato davanti a me, ho cercato di colpirlo il più forte possibile e per fortuna è andata bene. Mi piace il nuovo formato della Champions League, perché ci permette di affrontare sei squadre differenti e di confrontarci con tante realtà diverse»


