Juventus Women Lione 18

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Le interviste al termine della sfida tra Juventus Women e OL Lyonnes, valida per la quarta giornata della League Phase della UEFA Women's Champions League.

MASSIMILIANO CANZI

«Abbiamo fatto una partita e una prestazione al limite della perfezione, contro un avversario straordinario. La sequenza dei gol ci lascia l’amaro in bocca, ma mai sarei stato più soddisfatto di un 3-3 come in questo caso: altre volte sarei stato avvelenato, oggi spiace perché l’inerzia era dalla nostra parte, ma sapevamo quale fosse il valore dell’OL Lyonnes. Abbiamo affrontato una squadra che arrivava da 17 vittorie in fila e questo pareggio ci aiuta anche con la differenza reti, visto che quando giochi contro giocatrici di questo livello il rischio è di subire tanti gol. Alla fine siamo comunque soddisfatti perché ieri sarebbe stato difficile immaginare di conquistare un punto. Sono orgoglioso della prestazione, alcune ragazze avevano le lacrime per la rabbia per come è maturato questo pareggio, ma sono davvero felice e stasera ancora più fiero della rosa che ho a disposizione, di calciatrici che hanno giocato alla pari una sfida di altissimo livello. Come dimostra anche questa gara, nessuna giocatrice è messa da parte: tutte sono importanti e possono darci una mano. Tatiana Pinto è una giocatrice che abbiamo scelto proprio sapevamo che aveva anche grandi doti caratteriali, vive per la squadra, ha un’esperienza immensa e poteva darci una mano in ogni contesto - anche contro avversarie di assoluto livello»

TATIANA PINTO

«Non pensa che la squadra ha giocato male nel secondo tempo: sapevamo che l’OL Lyonnes avrebbe fatto di tutto, sono una delle squadre migliori al mondo e stavano perdendo 3-0. Sapevamo che avremmo sofferto, ma resto convinta che avremmo meritato di conquistare i tre punti. Sono triste per la conclusione della gara, ma sono orgogliosa del lavoro fatto in campo. Con il mister abbiamo lavorato per essere compatte in difesa, di chiudere insieme ogni spazio e di sfruttare le transizioni, come abbiamo fatto nel primo tempo»

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CHIARA BECCARI

«Volevo mettere la palla dentro: è andata bene ed è entrata, mi sono commossa dopo il gol perché è stato un momento speciale, arrivato dopo che non segnavo da un po’, la prima rete in questa straordinaria competizione. Provo sempre a non pensare a quello che viene detto sul mio conto, penso alla squadra e ai risultati del gruppo a prescindere dal trovare o meno la via del gol. Al termine del match ero arrabbiata perché sapevo che per come si era messa, potevamo riuscire a prendere i tre punti: pensandoci a mente fredda, tutti avremmo messo la firma per conquistare un pareggio contro un avversario di questo calibro»

Juventus Women Lione 6

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