16 ottobre 2025
Le interviste al termine della sfida tra Bayern Monaco e Juventus Women, valida per la seconda giornata della League Phase della UEFA Women's Champions League.
MASSIMILIANO CANZI
«Sono felice della prestazione, però mi dispiace per quanto accaduto all'ultimo minuto: rivedendolo le immagini un sacco di volte al replay non c’è modo di capire con certezza se quell’ultimo pallone sia entrato o meno. Non c’è sicurezza: può essere dentro o può essere fuori. Penso che abbiamo giocato una buona partita, ma alla fine il Bayern ha meritato di vincere perché ha giocato meglio di noi e ha avuto più occasioni. Alla fine abbiamo perso, ma come ho già detto non sappiamo se sia colpa nostra o meno. Sono contento di come si è comportata la squadra, siamo stati coraggiosi e alla fine, forse, avremmo potuto strappare un pareggio. Mi piace il nuovo format della competizione dato che giochiamo contro sei squadre invece di tre: per certi versi è più complicato, ma anche più intenso, e mi piace molto. In partita ho visto tante cose positive da parte delle nostre ragazze: sono contento della loro prestazione che è stata di grande livello».
CRISTIANA GIRELLI
«Credo che dobbiamo essere orgogliose di quanto abbiamo fatto vedere questa sera, ovviamente siamo tristi per aver subito un gol così pesante all’ultimo minuto. Non so neanche se la palla sia entrata, è fondamentale avere una tecnologia appropriata che supporti il nostro lavoro. Venire a giocare qui non è semplice, il Bayern Monaco è una squadra davvero forte: abbiamo combattuto fino alla fine, ma dopo questo risultato dobbiamo abbassare la testa, lavorare e ripartire»
LIA WALTI
«È stata una partita molto difficile, dato che il Bayern è una delle squadre migliori d'Europa. Abbiamo fatto una buona prestazione e difeso al meglio la nostra porta e perdere proprio all'ultimo istante è stato una beffa. La squadra ha fatto un buon lavoro oggi e saremmo stati contenti di un pareggio, ma penso che sia stata comunque una buona prestazione. Ci esercitiamo molto sui calci piazzati e, prima che calciasse, ho detto [a Schatzer] di essere sicura di sé, perché sapevo che poteva farcela: la vediamo tirare molte punizioni e ha un tiro spesso potente e preciso, quindi le ho detto di essere coraggiosa e di provarci. Ha segnato, quindi sono molto contento per lei»